Torniamo nelle piazze e nelle strade della Zona Universitaria...
GIOVEDI' 27 APRILE
Per un vero diritto allo studio
Contro la gestione Arstud-Concerta della mensa universitaria
Per una socialità libera e non mercificata
Contro ogni forma di controllo sociale, militarizzazione e repressione
******************************** dalle ore 13 in PIAZZA PUNTONI
MO' PASTA! con TAVOLATA SOCIALE ********************************* ORE 14,30 in PIAZZA PUNTONI
Il PM Precario Mario notificherà alla Concerta una denuncia per speculazione sui bisogni degli studenti, che coinvolge anche Artsud, Rettorato e Procura, colpevoli rispettivamente di violazione del diritto allo studio e di repressione. ********************************* dalle ore 16 in PIAZZA VERDI
Liberiamo e viviamo la piazza: - microfono aperto - aperitivo sociale - musica dal vivo **********************************
Rete Universitaria Collettivo Universitario Autonomo Collettivo Libertario Studentesco Magma Collettivo Antigone Collettivo SPA - Scienze Politiche C38 - collettivo autorganizzato di Lettere e Filosofia Casseur - Collettivo Area Scientifica Selvaggi Urbanizzati
info: http://www.unibo.ma.cx http://www.inventati.org/cua
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Segue l'avviso di conclusione delle indagini preliminari che giovedì 27 alle ore 14,30 in Piazza Puntoni il PM Precario Mario consegnerà ai responsabili della Concerta Spa. Coinvolti nella denuncia anche l'Arstud, L'Alma Mater Studiorum e la Procura Di Bologna.
Avviso della conclusione delle indagini preliminari.
Il PM Precario Mario Visti gli atti del presente procedimento contro:
1. Alma mater studiorum – Università di Bologna difesa dall'avvocato d'ufficio Paperoga de' Paperoni 2. ARSTUD – Azienda regionale per il diritto allo studio difesa dall'avvocato d'ufficio Paperoga de' Paperoni 3. Ditta "CONCERTA s.p.a." difesa dall'avvocato d'ufficio Paperoga de' Paperoni 4. Procura di Bologna difesa dall'avvocato d'ufficio Paperoga de' Paperoni
Indagati per i seguenti delitti:
Ditta "CONCERTA s.p.a."
a) Speculazione sui bisogni degli studenti: Per avere ripetutamente sottoposto gli studenti a code interminabili per ottenere un pasto completo all'esorbitante cifra di 5,80 €, rendendo la mensa di Bologna la più cara d'Italia; per essersi preoccupata più dell'estetica del Bononia University Restaurant (arredamenti all'ultimo grido e schermi al plasma) che della sua funzionalità (aumento posti, riduzione del prezzo e dei tempi di attesa). Delitto aggravato dall'assunzione di buttafuori per intimidire gli studenti come se fosse una discoteca. b) Maltrattemento dei dipendenti: Per assumere la maggiora parte dei dipendenti con contratti a tempo determinato o atipici con conseguente precarizzazione del lavoro. Per aver ripreso dipendenti che fornivano piatti troppo abbondanti, per aver sfruttato oltre ogni limite la flessibilità interna come strumento per massimizzare i profitti e per ricattare i dipendenti. c) Gestione di altri servizi compromettenti: Per effettuare il servizio mensa anche per il Lager CPT di via Mattei (BO) dove vengono preventivamente reclusi migranti colpevoli di nessun reato; per essere coinvolti nella gestione del locale "Le Scuderie" dove buttafuori effettuano discriminazioni razziali in un locale di proprietà dell'Università di Bologna .
ARSTUD – Azienda regionale per il diritto allo studio d) Mancata garanzia del diritto allo studio: per l'insufficienza delle borse di studio a fronte del numero di studenti che ne necessitano e la conseguente creazione dell'assurda categoria degli "idonei non assegnatari"; per aver istituito un sistema di fasciazione delle tasse universitarie con inadeguati parametri di redditto che portano comunque un altissimo numero di studenti a pagare l'intero importo o a ridicole riduzioni del 5% (cioè 60 € su 1200). e) Esternalizzazione dei servizi a privati: per appaltare il servizio della mensa universitaria a aziende private che hanno come unico scopo il profitto invece di garantire agli studenti servizi fondamentali e di base; f) Pessima gestione degli studentati: per mettere a disposizione degli studenti un numero irrisorio di posti letto, a prezzi comunque alti e in edifici spesso fatiscenti, con strutture non adeguate a studenti portatori di handicap; per aver proibito agli studenti di ospitare persone nelle loro stanze se non a pagamento ( 30 € a notte ); per aver installato in tutte le strutture impianti di videosorveglianza; per aver avviato un progetto di installazione di condizionatori quando d'estate gli studentati si svuotano, rivelando così l'intenzione di farne delle pensioni per turisti; il tutto utilizzando un finanziamento di 2.000.000 di €, invece di utilizzare questi fondi per riparare le strutture, dove a volte piove dentro. Delitti aggravati per utilizzo fondi pubblici per fini di terzi.
Alma mater studiorum – Università di Bologna g) Ignoranza della gestione dei propri servizi: per aver sostenuto ufficialmente che la mensa "e' un servizio al quale accedono tutti gli studenti con modelli differenziati a seconda del reddito”. Evidentemente il rettorato non sa come funziona il suo stesso ateneo, visto che l’accesso alla mensa non è sottoposto ad alcuna fasciazione. L’unica facilitazione (per modo di dire) consiste nella possibilità di far riversare una parte della borsa di studio, per chi ha la fortuna di ottenerla, su un chiavetta elettronica da utilizzare alla cassa della mensa. Nessun incremento alla borsa, quindi, e prezzi uguali per tutti. h) Repressione delle lotte studentesche: per aver sempre criminalizzato le rivendicazioni degli studenti non cercando un dialogo ma richiedendo lo sgombero dell'AULA di piazza Scaravilli;per aver condannato l'autoriduzione in mensa senza considerare ancora una volta i bisogni degli studenti e le loro lotte per un vero diritto allo studio, esprimendosi invece a favore della denuncia della procura di Bologna.
Procura di Bologna i) Repressione di ogni genere di lotte sociali: per aver tentato, nell'ultimo anno, di criminalizzare ben cinque azioni di riappropriazione diretta di precari e studenti con l'aggravante di "eversione dell'ordine democratico" : l'occupazione di un treno in occasione della manifestazione di del 6-11-04 a Roma; l'autoriduzione al cinema Capitol; l'occupazione di uno stabile in via del Guasto; l'occupazione del treno per il MayDay; l'autoriduzione alla mensa universitaria.
Evidenziata l'acquisizione delle seguenti fonti di prova allegate.
Avverte Gli indagati che gli studenti continueranno a lottare per un vero diritto allo studio.
Il Pm Precario Mario
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