BOLOGNA/COFFERATI: DA 8 LUGLIO STOP ALLE 21 PER ALCOOL D'ASPORTO
In p.zza Verdi e via del Pratello, vietate anche lattine e vetro 03-07-2006 18:42
Bologna, 03 lug. (Apcom) - Inizia l'otto luglio l'estate a secco, di alcool, sotto le Due Torri. A partire da questo sabato, infatti, i negozi di alimentari e i take-away situati nelle due zone calde di Bologna, piazza Verdi e via del Pratello, non potranno più vendere alcool e bevande da asporto in lattine o vetro dopo le 21, pena la sospensione della licenza. Ad annunciarlo è stato il sindaco di Bologna, Sergio Cofferati, al termine di un incontro con le associazioni cittadine dei commercianti.
Il giro di vite anti-alcool annunciato da Cofferati nei giorni scorsi, insomma, diventa realtà: ma in via sperimentale e solo fino al 30 settembre, data per cui dovrebbe arrivare la nuova norma sugli orari che riguarderà anche i locali notturni. Fino al 30 settembre, intanto, gli alimentari che vorranno restare aperti fino alle 23, in zona universitaria e attorno a via del Pratello, dovranno firmare un accordo con l'amministrazione comunale, garantendo lo stop alla vendita di alcool e bibite in vetro e lattina per le 21, pena una punizione esemplare che sommerà una sanzione pecuniaria fino a 500 euro, la revoca della deroga e la sospensione della licenza per 15 giorni.
Dall'altro lato, invece, i laboratori artigianali alimentari delle due zone interessate dall'intervento del sindaco, pizzerie da asporto e take-away, dovranno garantire anche loro la stop alle 21 per alcolici e bibite in vetro o lattina, ma verranno sanzionati due volte prima della sospensione della licenza. Ai controlli provvederanno i vigili urbani che, assicura l'assessore comunale alle attività produttive Maria Cristina Santandrea, "dedicheranno tutte le loro forze per farli".
"L'obiettivo è creare le migliori condizioni possibili in quelle zone tra residenti, commercianti e frequentatori - spiega Cofferati - riducendo la vendita da asporto di alcool, ma anche quella di vetro e lattine, che possono diventare pericolose in caso di disordini". In ogni caso "resta l'obiettivo di cambiare la composizione economica e commerciale di quelle zone - conclude il sindaco - attraverso gli incentivi che abbiamo avviato".
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