Per me è un diritto ed un dovere esporre quanto accaduto il 2 agosto in rete, fatto piccolo piccolo, banale accaduto che ritengo invece
sostanzialmente e formalmente di allarmante gravità, inserito purtroppo in giornate di una sempre più vasta drammaticità fuori e dentro
l'Italia in vacanza.
Scrivo il 1° agosto sul sito Bellaciao Italia un articolo dal titolo NOI-VOI*TU-IO
Come non interpretare un "Bella ciao!" come beffardo saluto,avvertimento oggi di scarico e sdoganamento perchè le parole disturbano
il governo amico e i suoi amici, i delegati alle istituzioni che "devono lavorare in pace"?
E se questo , come ritengo, è un tentativo repressivo, pari a migliaia di piccoli altri, di eliminare-sommergere-soffocare-spegnere lo
scontento, il disagio collettivo, l'organizzazione autonoma da partiti
e sigle della protesta sociale culturale politica, bene si sappia
allora che così come mi sono "prestata" ad essere una donna contro la guerra, di pari passo ho fatto e farò, con ulteriore convinzione,
resistenza senza se e ma a questa censura, che si annuncia come una squallida notte senza fine.
----- Original Message ----- From: <doriana@inventati.org> To: <pace@peacelink.it> Sent: Thursday, August 03, 2006 11:58 AM Subject: [pace] CENSURA: PRIORITA' ALTA_vista dal basso
Per me è un diritto ed un dovere esporre quanto accaduto il 2 agosto in rete, fatto piccolo piccolo, banale accaduto che ritengo invece sostanzialmente e formalmente di allarmante gravità, inserito purtroppo in giornate di una sempre più vasta drammaticità fuori e dentro l'Italia in vacanza. Scrivo il 1° agosto sul sito Bellaciao Italia un articolo dal titolo NOI-VOI*TU-IO, (questo è il link http://www.bellaciao.org/it/article.php3?id_article=14460#forum8401), iniziano i commenti, ne viene "moderato" uno, ritengo a mia volta di commentare questa discriminazione rivolgendomi alla redazione parigina,non credo ai miei occhi..sono "moderata" anche io, interviene un altro assiduo collaboratore denunciando e appoggiando la mia richiesta, è due volte moderato anch'esso, allora egli tenta la pubblicazione come articolo di questa censura, appare tutto per poche ore, di fatto tutto viene spazzato-eliminato prima di notte, senza spiegazione alcuna. Non rimane traccia di niente, probabilmente pochi avranno letto e capito,rimane l'articolo con i commenti purgati. Ora dico che da circa 1 anno collaboro sempre più attivamente e con passione a questo sito, non è superfluo dire gratuitamente e volontariamente, nato in Francia e poi espansosi in Inghilterra e Spagna .Lo spazio di fatto è gestito tecnicamente e graficamente da Parigi, contiguo a Rifondazione e all'area della Sinistra Europea e al Movimento sopratutto, così come cita il link http://bellaciao.org/it/collettivo/chi_siamo.php Mi sembra quindi una straordinaria opportunità per la libertà d'espressione in cui impegnarmi e da diffondere: un sito realmente "in movimento" in cui crescere e confrontarmi, perchè a me affine, non accettando di stare mai seduta al convitato di pietra di qualsiasi bandiera e colore. Ma evidentemente (almeno per me e pochi altri?) i sintomi della malattia censoria, avvertiti già tutti da tempo, sono diventati una realtà morbosa che di fatto sminuisce, confina il dissenso. L'attuale governo ricorre alla fiducia per campare e si dice disponibile all'allargamento, difatto a chi, al Movimento? No a quella destra che sventola come spauracchio a chi dissente. Come non interpretare un "Bella ciao!" come beffardo saluto, avvertimento oggi di scarico e sdoganamento perchè le parole disturbano il governo amico e i suoi amici, i delegati alle istituzioni che "devono lavorare in pace"? Ritrovo sempre più una forma singolare di mobbing nelle liste di discussione, di risposte fredde e silenzi a domande ed istanze precise, si confida comunque nell'autoeliminazione, quando come nel mio caso la censura deve essere rapida e veloce, gli "scripta manent" devono fare poco, pochissimo rumore e non danneggiare nessuno. Coerenza, ragionamento ed emotività non possono non farmi informare tutti quelli a cui mi sono rivolta con frequenza in questi anni. Non rinuncio così facilmente alla parola, alla lotta, alla denuncia come persona-donna-cittadina. Reclamo l'applicazione dell'articolo 11 della Costituzione e dell'articolo 21, reclamo le regole dettate da essa, disattese così ampiamente e sfacciatamente, il diritto per tutti di esistere con dignità. E se questo , come ritengo, è un tentativo repressivo, pari a migliaia di piccoli altri, di eliminare-sommergere-soffocare-spegnere lo scontento, il disagio collettivo, l'organizzazione autonoma da partiti e sigle della protesta sociale culturale politica, bene si sappia allora che così come mi sono "prestata" ad essere una donna contro la guerra, di pari passo ho fatto e farò, con ulteriore convinzione,resistenza senza se e ma a questa censura, che si annuncia come una squallida notte senza fine. Chiedo a tutt* di far circolare quanto ho scritto. Doriana Goracci ----- Fine messaggio inoltrato. -----
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