Un'altra vita spezzata. Un altro sorriso cancellato. Ma la rabbia e il dolore non si cancellano, e la gioia per la vita, la speranza in un mondo migliore, l'amore per la musica non si feriscono con nessun'arma.
Renato rimane con noi, nelle nostre case, nelle nostre università, nelle nostre esistenze, in ogni nostro sforzo per una società più giusta.
La cultura dell'intolleranza e della lama, il disprezzo verso il "diverso" sono diventati la normalità nelle nostre strade, le aggressioni perpetrate così frequentemente nella nostra città sono il risultato di una agibilità politica enorme che è stata concessa alle idee fasciste e xenofobe portate avanti da una manovalanza armata di coltello e da politici armati di odio e vigliaccheria. Le responsabilità sono evidenti.

Ma verrà il tempo per discutere, adesso è tempo di un un unico grande abbraccio, da parte di tutte e tutti noi, alla famiglia di Renato e alle amiche e agli amici acrobati.

CSP - Collettivo Scienze Politiche Roma Tre -