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Paolo Dorigo sostiene di avere un chip in testa, le lastre mostrano corpi estranei, ma la magistratura non lo fa operare
INCREDIBILE: DORIGO TROVA UNA CLINICA DOVE OPERARSI, MA LA QUESTURA NEGA L'ESPATRIO
"alcuni membri dell'ex comitato DORIGO LIBERO"
Apprendiamo solo ora che, dopo 20 giorni di sciopero della fame, Paolo Dorigo ha trovato la possibilità di estrarre, in una clinica all'estero, almeno 22 corpuscoli estranei nella sua scatola cranica. Si tratta di una notizia a dir poco sensazionale: se l'operazione davvero riuscisse proverebbe in maniera definitiva l'esistenza di microchip nella scatola cranica di Paolo Dorigo, confermando che non solo negli USA, come ammesso da Clinton nel '95, ma anche in Italia esiste il controllo mentale tramite microchip sottocutanei.
Il problema è che la clinica si trova all'estero e la questura di Venezia impedisce al comune di Mira, dove Dorigo è residente, di rilasciargli i documenti per l'espatrio, in contraddizione con il decreto della Corte di Appello di Bologna del 13.3.2006.
La corte di Bologna, come ricordato in un nostro precedente comunicato, ha riconosciuto il decreto europeo che da anni chiedeva la scarcerazione e un nuovo processo a Paolo Dorigo. Ora la magistratura italiana, dopo una svolta storica che peserà su tutti i processi futuri con soggetti cittadini italiani revisionati da decreti CEDU, fa un passo indietro e nega a Dorigo il diritto ad uscire dai confini nazionali per operarsi e dimostrare al mondo l'eventuale veridicità delle sue denunce.
Un'ennesima coincidenza, che arriva proprio in un momento così storicamente importante. Ricordiamo che in questo momento non pende sul nostro amico, compagno ed ex concittadino Dorigo nessuna procedura penale. Non capiamo davvero quele motivo abbia spinto la questura di Venezia a negare ad un cittadino innocente il diritto ad andare dove più desidera.
Se ricordiamo le principali altre coincidenze ci spaventiamo: - Dorigo già in carcere a Spoleto ha registrato 1000 all'orecchio sinistro hz di acufene quando la norma è 400 - Non appena uscito dal carcere Dorigo ha dimostrato con delle TAC di avere dei corpi estranei nella sua scatola cranica - Ora che può estrarre questi corpiscoli gli viene negato il diritto ad andare all'estero.
Cosa dobbiamo credere? E'assurdo credere che Paolo sia un pazzo, abbia gli acufeni alterati, abbia avuto delle rare calcificazioni alla scatola cranica e sia stato vittima di un errore della magistratura, tutto ciò contemporaneamente.
Si tratterebbe di una serie di coincidenze mai verificate prima contemporaneamente. Ma è assurdo, ci dicono, anche credere il contrario, credere al controllo mentale per altro ammesso anche da Clinton.
A chi dobbiamo credere allora? Dobbiamo credere a Dorigo e Clinton, alle lastre e agli psichiatri che lo dichiarano sano, o dobbiamo credere a chi a Spoleto ci disse due anni fa che queste cose non esistono?
Siamo senza parole e ci rifiutiamo di credere che nel paese in cui viviamo esistono queste gravi forme di tortura, siamo terrorizzati dall'idea che nel nostro carcere siano avvenuti fenomeni del genere e speriamo sinceramente che alla fine la magistratura conceda il diritto a Paolo di operarsi e di dimostrare tutta la verità
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