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L’eurocommissario Jacques Barrot spera si rispettino i tempi per l’Alta velocità | ||
by no tav! Wednesday, Oct. 18, 2006 at 3:10 PM | mail: | |
Nasce l’alleanza Galan-Illy per la Tav, ci sono persino i finanziamenti europei di Sergio Menicucci
Dopo i tanti No degli ambientalisti “arrabbiati”, delle sinistre radicali e dei girotondini, per le infrastrutture e in particolare per il “Corridoio 5 europeo” arrivano i primi significativi Sì. Le pressioni a favore dell’Alta velocità del governatore del Veneto Galan (Casa delle libertà) e del Friuli Venezia Giulia Illy (Ulivo) stanno inducendo anche la “governatora” del Piemonte la diessina Mercedes Bresso, a uscire dagli equivoci e dall’incertezza. I No degli abitanti e amministratori della Valle di Susa sono ora bilanciati dai Sì dei sindaci e dalle popolazioni della Val Sangone. Se i primi non vogliono l’Alta velocità lo dicano con chiarezza perché allora potrebbe essere pronta l’alternativa nella valle accanto pur di avere la linea Lione-Torino. Il progetto della Tav prevede, infatti, la realizzazione di un tunnel lungo 53 chilometri ai piedi del massiccio di Ambin tra San Jeans in Francia e Venaus in Italia. La prima rivolta contro la Tav è del 31 ottobre 2005. In un anno le contestazioni sono cresciute. E’ stato anche costituito un Osservatorio a Palazzo Chigi quando c’era ancora Gianni Letta e il governo Berlusconi. Da allora il centrosinistra è stato sballottato tra i favorevoli tiepidi e i contestatori no Tav, no coke, no Ponte di Messina, no gassificatori, no centrale di Civitavecchia. |
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