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IRAQ: BUSH, CAMBIAMO TATTICA MA NON CE NE ANDIAMO
by un comico Saturday, Oct. 21, 2006 at 4:37 PM mail:

Il presidente Bush, ormai alla frutta, rispolvera le proprie note capacitą teatrali...

Washington, 16:10
IRAQ: BUSH, CAMBIAMO TATTICA MA NON CE NE ANDIAMO

Si cambia tattica, ma gli Stati Uniti non si ritireranno dall'Iraq prima di avere sconfitto la guerriglia. Lo ha spiegato il presidente degli Stati Uniti, George W. Bush, agli americani nel consueto discorso radiofonico del sabato. Il capo della Casa Bianca, impegnato in una controffensiva mediatica in vista delle elezioni di medio termine del 7 novembre, gia' ieri aveva ammesso che le cose non stanno andando per il verso giusto e preannunciato la convocazione dei generali per adeguare la tattica alla mutata situazione sul terreno. Parlando oggi al Paese, Bush ha ammesso che questo mese di ramadam e' stato "duro" e per le truppe statunitensi e per quelle irachene. Ma ha attribuito questa recrudescenza nelle operazioni della guerriglia sia a una maggiore attivita' sul terreno dei militari americani sia a una "sofisticata strategia di propaganda" messa in atto dai ribelli. "Ma c'e' una cosa che non faremo: ritirare le nostre truppe dal campo di battaglia prima di avere completato la missione", ha affermato il presidente. Mentre i portavoce della Casa Bianca tengono a puntalizzare che la convocazione dei comandanti non ha niente a che vedere con i recenti sviluppi della situazione sul terreno, ma che rientra nelle consuete consultazioni, Bush ha affermato che gli strateghi del Pentagono "continueranno a essere flessibili e ad apportare ogni possibile adeguamento di tattica per vincere questa battaglia". Il presidente ha insistito nel dire che i terroristi "sapendo di non potere vincere, puntano ad attacchi di alto profilo, nella speranza che le immagini di violenza demoralizzino gli Stati Uniti costringendoli alla ritirata". Da qui il monito di Bush agli americani: "I terroristi stanno tentando di dividere l'America e di fare crollare la nostra determinazione. Non dobbiamo permetterglielo".

http://www.repubblica.it/news/ired/ultimora/2006/rep_nazionale_n_1826149.html?ref=hpsbdx

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