piccolo informe sulla conferenza stampa del 22 novembre da parte dei piqueteros
Oggi 22 novembre, nei locali della lega Argentina per i Diritti Umani, organizzazioni di lavoratori disoccupati, organismi dei diritti umani e i familiari delle vittime della morti per la violenza della polizia, hanno fatto una conferenza stampa comune per annunciare da un lato la mobilitazione del 26 di novembre, dall'altro per denunciare pubblicamente tutti i casi di omicidio contro la polizia in questo ultimo anno
Martedi' prossimo, per i cinque mesi dall'assassinio di Maximiliano Costechi e Dario Santillian sul Ponte Pueyrredon, le organizzazioni partiranno dalla stazione di Avellaneda e arriveranno fino a Plaza de Mayo, passando per il ponte Pueyrredon, dove, annunciarono che non accetteranno nessun tipo di sbarramento.
Seguirono varie dichiarazioni dei presenti. La commemorazione ha un significato speciale perche'"la repressione che assassino' i compagni non e' finita e si continua con le repressione poliziale durante i blocchi del traffico?, le azioni para poliziali,i sequestri, gruppi di provocatori " in piu', hanno affrontato il discorso della criminalizzaizone del movimento, che sta prendendo sempre piu' piede.. Nel San Isidro, per esempio, Melchor Posse mando' a processare cinque compagni per i fatti del 19 e 20 dicembre.
Tra i partecipanti alla conferenza c'erano, per le informazioni dell'Agenzia di Prensa ANRED:Hijos Buenos Aires, Asociación Profesionales en Lucha (APEL), Asamblea de Temperley, Asamblea Popular de Villa Urquiza, Asociación de Ex Detenidos Desaparecidos, Attac Argentima, Barrios de Pie, Centro Cultural Azucena Villaflor, Ceprodh, Comisión por la Libertad de Diego y Carlos, CORREPI, Familiares de Víctimas de la Represión Policial, Frente Murguero, Federación Universitaria de Buenos Aires (FUBA), Grupo de Arte Callejero (GAC), Liga Argentina por los Derechos del Hombre, Liga Comunista, Movimiento Independiente de Jubilados y Desocupados (MIJD), Movimientos de Artistas Etcétera, Movimiento Sin Trabajo Teresa Vive, Movimiento Teresa Rodríguez (MTR), Polo Obrero, Movimiento Territorial de Liberación, Movimientos de Trabajadores Desocupados de Solano, Florencio Varela y Almirante Brown en el M.T.D. Aníbal Verón, Partido Comunista, Periódico Apuntes del Futuro, P.R.L., Quebracho, Refundación Comunista, Repique, Venceremos.
Le organizzaizoni dei disoccupati, hanno parlarono anche della vicina mobilitazione del 20 di dicembre. In primo luogo, rispsero alla domanda dei giornalisti che volevano sapere quale sarebbe stato l'atteggiamento di fronte alla presenza di Rodriguez Saa in Plaza de Mayo, ribadendo la loro posizione di arrivare fino a quella piazza. "la piazza e' di coloro che lottano e non dei traditori" sentenziono' un dirigente dei disoccupati e un altro' ha aggiunto " Rodriguez Saa e' uno di quelli che se ne deve andare" Alla fine conclusero che " Rogriguez Saa dovrebbe andare in piazza il 28 di dicembre, per commemorare un anno da quando fu cacciato dal popolo" Rispetto alle voci che la polizia sta facendo correre per il cono urbano, sopra i nuovi saccheggi per i giorni di dicembre,i disoccupati pensano che "vogliono fare lo stesso che il 21 di dicembre: "quando per paura che la gente uscisse di nuovo per ripudiare la repressione del 19 e del 20, fecero circolare numerose voci in ogni quartiere che sarebbero venuti dagli altri quartieri, in modo che ci barricassimo ognuno in casa sua. Non e' starno che facciano lo stesso, pero' questa volta non vinceranno". Anche un rappresentante dell'associazione dei familiare delle vittime della violenza poliziale, denuncio' che nella zona sud la polizia stava facendo correre le stesse voci. "il supermercato Coto, per esempio, ha 100 poliziotti addetti alla sua protezione, anche se nel quartiere nessuno,dopo dicembre provo' a fare nuovi saccheggi.
Grilletto facile CORREPI La CORREPI (Comisión contra la Represión Policial) presento' nella conferenza stampa un informe sopra le cause di "grilletto facile" che si elabora annualmente. Un quaderno dove sono segnati tutti i casi delle persone uccise dalle forze di polizia in un momento in cui la vittima "non rappresenta nessuna forma di pericoo per la vita di un'altra persone" contiene solo questo anno 1292 casi che partono da omici per grilleto facile, morti nel commissariato, passando per omicidi nei cortei e scontri. l'indice di questo anno indica un aumento del 16,5 di casi per mese, ma si presume esistano molti altri casi non denunciati o di cui non si sa niente. Un confronto con gli anni prima rivelo' che nel 1996, quando si inizio' a registrare questi casi di omicidio, i casi registrati erano 266, quasi mille in meno di questo anno.
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