Parla Nemer Hammad, consigliere politico
del presidente palestinese Abu Mazen
"Osservatori internazionali subito
per salvare Gaza dal baratro"
ROMA - "Solo un intervento internazionale può salvare la popolazione palestinese. La domanda che continuiamo a ripeterci e a ripetere ai nostri interlocutori europei è: perché l'Onu può andare in Libano, e a Gaza no? La presidenza dell'Anp chiede che le Nazioni Unite mandino immediatamente una forza di osservatori che prenda posizione lungo il confine fra Gaza e Israele". Per Nemer Hammad, consigliere politico del presidente Abu Mazen, la strage di Beit Hanun è un "massacro orribile e barbaro" che dimostra ancora una volta come il ritiro israeliano da Gaza nell'agosto 2005 è un falso: "La Striscia da allora è in costante stato d'assedio, cos'è cambiato per gente di Gaza? Nulla, anzi le brutali azioni dell'esercito continuano".
Come uscire da questa crisi? "L'unica strada è l'internazionalizzazione, con un impegno vero di tutte le parti in causa. Questa crisi è l'unica negli ultimi 50 anni che non si risolve, decine e decine le risoluzioni dell'Onu, gli impegni presi: mai applicato niente. Dobbiamo rompere con l'aiuto di tutti questo tabù".
Ora la proposta viene rilanciata, come già aveva fatto quest'estate, dal ministro degli Esteri D'Alema ... "L'Europa mi auguro che faccia propria questa richiesta che facciamo al Consiglio di Sicurezza dell'Onu e che l'Italia sostenga questa iniziativa. Gaza è piccola, non c'è bisogno di grandi mezzi, aerei, tank o elicotteri: noi chiediamo osservatori internazionali in un numero adeguato per esercitare un controllo sul territorio e sulla linea di confine fra la Striscia e Israele".
E i lanci dei missili Kassam contro Israele? "Il popolo palestinese vuole prima di tutto sentirsi protetto, sono convinto che con la presenza degli osservatori internazionali, in un numero adeguato per gestire la situazione, impedirà già da sola questi lanci. Questi missili, insignificanti militarmente, sono diventati l'alibi per l'esercito israeliano. Dal 2000, e cioè in sei anni, sono morte sei civili israeliani e una dozzina feriti - a cui va tutta la nostra solidarietà per ciò che è accaduto - e modesti danni a qualche struttura ma nello stesso periodo i palestinesi uccisi nei raid israeliani a Gaza sono stati più di 1.500, 460 solo dalla fine di giugno".
Il governo Olmert ha promesso un'inchiesta ... "Ma per carità. Basta ascoltare le parole della loro ministra degli Esteri che ha parlato "di uno spiacevole incidente"... E' la mancanza di sensibilità umana che colpisce, loro si giustificano sempre. Nessuna inchiesta israeliana su fatti del genere si è mai conclusa con una condanna di qualcuno. E chi è poi il responsabile? Chi spara o chi ordina di sparare?".
Gli esponenti di alcuni gruppi armati, in particolare di Hamas, hanno gridato alla vendetta contro Israele nelle strade di Gaza. Il suo leader Meshal da Damasco annuncia ritorsioni ... "Gli attentati fanno il gioco degli israeliani non il nostro. Non è la nostra linea e non è quella dell'Anp, sono reazioni di rabbia a caldo, che dobbiamo cercare di contenere. Per questo ripeto ancora una volta: la comunità internazionale ci aiuti, mandi i suoi osservatori".
Questa strage ha cancellato qualunque possibilità di negoziato? "In questo massacro non è stata uccisa soltanto un'intera famiglia palestinese, sono stati uccisi gli enormi sforzi fatti da Abu Mazen per una tregua, per la fine delle violenze. Questa strategia israeliana basata sull'unilateralismo che ignora la presenza di un altro popolo, con un disprezzo della vita umana che lascia sgomenti, crea una chiusura totale per qualunque soluzione, scatena un odio incontrollabile. Guardi cosa accade nelle strade della Palestina. I palestinesi sono vittime di una politica criminale messa in atto dall'esercito israeliano. Si vedono in Italia le immagini di Gaza? Negli ultimi sei giorni sono stati uccise 60 persone, quasi tutti civili. Cos'altro dobbiamo dire ancora? Le vittime non sono solo quelle piangiamo accompagnandole al cimitero, vittime sono anche quelli che restano in vita, condannati a vivere nella paura, con le operazioni militari che devastano le loro case, strette in uno stato d'assedio soffocante fatto anche di privazioni materiali che ha degradato la loro vita alla mera sopravvivenza".
E' saltato anche il possibile accordo per un governo di unità nazionale che chiedeva il presidente Abu Mazen? "Questo è il momento del lutto per l'ennesima tragedia che ci ha colpito, la politica può aspettare 48 ore. I colloqui con Hamas sono stati congelati per il lutto nazionale non cancellati, io credo che il governo di unità nazionale è la migliore risposta alla politica aggressiva degli israeliani e non il contrario".
(9 novembre 2006)
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