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http://italy.indymedia.org/news/2006/11/1188036.php Invia anche i commenti.

[Verso il g8 2007] Sulla seconda conferenza di Rostock- ". parte
by zz Saturday, Nov. 25, 2006 at 1:46 AM mail:

Si e' tenuta a Rostock la seconda "Aktionskonferenz" contro il g8 del 2007, che si terra' a Heiligendamm, non lontano da Rostock, in Germania. Qui la seconda parte della traduzione di un resoconto.

La prima parte e' qui: http://italy.indymedia.org/news/2006/11/1184150.php

LA PROGRAMMAZIONE DELLE INIZIATIVE AL MOMENTO

Oltre ai campeggi, alla grande manifestazione del sabato e al vertice alternativo molto altro bolle in pentola.

Già prima delle proteste a e su Heiligendamm ci saranno diverse carovane verso Heiligendamm. Sono in programma la cosiddetta Euromarcia (Marcia Europea contro la disoccupazione, il lavoro non protetto e l'emarginazione), e iniziative (sempre in forma di marcia) per i diritti dei profughi e dei migranti, mentre altri gruppi si muoveranno in bici dal Belgio, da Budapest, e (in numero minore) da Greifswald e da altri luoghi. Le carovane in bici dovrebbero, secondo i programmi, incontrarsi il sabato per la riappropriazione del Bombodromo e da lì recarsi insieme al blocco dell'aeroporto del Martedì. Anche il sabato dovrebbe essere liberato un campo ("Via il lerciume ogm"), mentre il lunedi' ci sara' una giornata di azioni sul tema delle politiche per i migranti. Il martedi' si dovrebbe bloccare l'arrivo dei partecipanti al vertice all'aeroporto di Rostock-Laage, iniziativa accompagnata da azioni sul tema della guerra e del militarismo.

Si è riscontrata la presenza di numerosi attivisti internazionali, che si dovrebbero attivare per la preparazione di una efficace mobilitazione internazionale. Tra l'altro ci sono state critiche a causa dell'assenza di traduzione durante il lavoro in alcuni gruppi più piccoli. Per quanto riguarda la mobilitazione internazionale è importante che la sua pianificazione si concretizzi per la fine di questo anno. Dal 9 all'11 febbraio è previsto a Varsavia un incontro preparatorio internazionale.

Attuale Programma degli eventi, detto anche "Coreografia delle proteste":

Sabato 2 Giugno: Grande Manifestazione

Domenica 3 Giugno: Iniativa internazionale di apertura. Riappropriazione dell'area del bombodromo, liberazione del campo con l'azione "Via il lerciume ogm"

Lundi' 4 Giugno: Giornata di azioni sul tema Migranti

Martedi' 5 Giugno: Blocco dell'aeroporto Rostock-Laage in occasione dell'arrivo dei partecipanti al g8; inizio del vertice alternativo

Mercoledi' 6 Giugno: Blocchi di massa, inizio del g8

Giovedi' 7 Giugno: Blocchi decentrati, Manifestazione verso Heiligendam, Concerto di Herbert Grönemeyer

Venerdi' 8 Giugno: Ultimo giorno del g8

CONFERENZA STAMPA

Nel pomeriggio di domenica si è tenuta una conferenza stampa, nella quale sono stati illustrati alcuni degli esiti della conferenza. Sabine Zimpel (Erlaßjahrkampagne - Jubilee Debt, campagna per la cancellazione del debito, ndt- a maggioranza cristiana) ha potuto constatare con piacere la presenza alla conferenza di oltre 100 gruppi, dal movimento ambientalista, dal movimento pacifista, dai sindacati, della WASG (partito di sinistra, ndt) e delle chiese.

Per Peter Wahl in questa conferenza due messaggi erano in primo piano: 1) I critici nei confronti del vertice non sono una minoranza o una nicchia all'interno della societa'; questa visione critica è diffusa sin nel cuore della societa' stessa. 2) Il vertice e' un'occasione unica per Rostock e per la sua regione non solo dal punto di vista economico, ma per mostrarsi aperto al mondo e per cercare un dialogo con i critici verso la globalizzazione. Come esempio di buona collaborazione è stato riportato quello della città di Colonia: in occasione delle proteste contro l g7 nel 1999 furono perfino messi a disposizione gratuitamente degli spazi e accordati contributi economici.

Monty Schädel (Lega di Rostock - Preparazione locale) ha spiegato che la Lega e' stata fondata all'inizio dell'anno da persone che desideravano che la città di Rostock avesse un'immagine pubblica diversa da quella del pogrom del 1992. La Schädel ha inoltre illustrato le rivendicazioni dei giorni di azioni sui temi dell'agricoltura globale e della migrazione, nonché di quelle previste all'aeroporto e al Bombodromo.

Christoph Kleine (IL) ha spiegato il concetto e la definizione di "blocco". Kleine ha fatto riferimento soprattutto all'illegittimita' del g8, che pretende di parlare per il mondo intero, ma che non è legittimato proprio da niente. E il mondo cerca di sfondare quel recinto che lo emargina, simbolo dell'isolamento e della mancanza di legittimizazione del g8.

Rosa Camper (una tra tanti) ha raccontato che fin dalla primavera del 2005 molti gruppi di lavoro e singoli individui nell'area dell'organizzazione non gerarchica dissent+ hanno organizzato tour di informazione, gruppi anti-trauma, carovane in bici, un gruppo di lavoro internazionale, che ha in programma un incontro preparatorio a Febbraio a Varsavia, un gruppo di lavoro per i blocchi, videoattivisti. I temi su cui lavorano questi gruppi sono, tra gli altri, migrazione, guerra e militarsimo, agricoltura globale. Anche in altri Paesi ci sono gruppi di Dissent, uniti dall'obiettivo di aggredire la minacciosa politica del g8, convinti che non la si possa cambiare (reclamando più denaro), ma che vada affrontata in maniera conflittuale.

Sibylle Gundert-Hock (Network Eine-Welt) ha illustrato il programma del vertice alternativo. I temi saranno: poverta' e precarizzazione/ambiente/sistema internazionale/guerra, pace, tortura. I temi genere, migrazione e razzismo "dovrebbero ritornare sempre"; inoltre nel trattare i quattro temi principali, ci dovrebbe essere comunque un riferimento ai temi del vertice del g8.


I partecipanti alla conferenza hanno mostrato interesse soprattutto per il numero dei partecipanti
previsto, per il finanziamento di tutta l'iniziativa (punto non chiarito, per ora le risorse delle ONG a disposizione), le figure di spicco al vertice alternativo (vedi sopra) e la complessa questione della violenza ("niente violenza", dice Peter Wahl; definizione di disobbedienza civile/ "Niente di irresponsabile", dice Christoph Kleine).

mediaactivism@heiligendamm07.de imc dispatch

Circa 30 persone hanno partecipato al primo incontro internazionale dei mediattivisti per la pianificazione delle attività prima e durante il g8. Arrivavano soprattutto dalla Germania, ma anche dai Paesi Bassi, dalla Gran Bretagna, dalla Svezia e dalla Polonia. Si sono costituiti dei sottogruppi video e radio. L'obiettivo ideale e' mettere su un Mediacenter a Rostock, fornire computer ad accesso libero con connessione internet nei campeggi e info-stazioni mobili. Vogliamo fornire informazioni sulle proteste non solo al mondo, ma soprattutto agli attivisti sul luogo, con video, radio o print.
Tutto ciò comporta un intenso lavoro e soprattutto notevoli costi econonomici. Se volete sostenerci, contattateci all'indirizzo g8-mediaactivism@lists.nadir.org!


CONCLUSIONI

Anche se non si e' affrontato questo tema durante le assemblee della conferenza, i rapporti tra le diverse anime dei partecipanti alla protesta sono tesi. Già ora si nota che non per tutti i partecipanti e' facile concordae sul minimo punto di consenso, sul quale si doveva basare il coordinamento preparatorio di Hannover (una delle realtà che partecipano alla preparazione della conferenza e che si concepisce come lega di tutti i partecipanti alla protesta), ovvero sull'accettazione reciproca delle diverse forme di azione. Dal punto di vista dei contenuti il ventaglio va dalla proposta di alternative alla globalizzazione alla fondamentale messa in discussione del g8 come riunione legittima; dal punto di vista pratico si va dall'organizzazione del vertice alternativo, al tentativo di impedire effettivamente il vertice. Come per quasi ogni protesta una parte quantivamente non irrilevante delle persone attive sono da collocarsi nella "palude" (non senza colpa!). C'e' una paura, che supera ogni raziocinio politico, della necessita' di una attenzione mediatica (attraverso comuni barricate in fiamme e non attraverso l'ennesimo e uguale documento di Chomsky e co.), così come delle motivazioni ben formulate e analisi.

Tutti i partecipanti dovrebbero ormai aver capito che per agire in maniera efficace sono necessarie entrambe le parti. Se una parte si comporta come se le ong fossero dalla parte del nemico e l'altra e' convinta di poter far alzare dalla poltrona anche solo un giornalista con passeggiate e vertici alternativi, entrambe le parti vedranno solo i media commerciali ridurre l'esito a roba da poco. A maggio ci si aspetta che i media e i politici dividano i manifestanti tra i pacifici e noiosi buoni da una parte il black bloc internazionale spuntato dal nulla, per legittimare una forma di violenza, per dedicarsi alle dinamiche immutabili del g8; nessuno se ne sorprendera'. Ma dividersi ora, sette mesi prima e' assolutamente superfluo.

SPAMSTOPPER.lotti [at] riseup.net

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