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[Oaxaca] Gruppo guerrigliero decide di usare le armi
by jornada Tuesday, Nov. 28, 2006 at 4:31 PM mail:

La Jornada - martedì 28 novembre 2006 L'offensiva contro l'APPO è intollerabile, dice il Comando Magonista di Liberazione Gruppo guerrigliero decide di usare le armi di fronte alla brutalità del governo neoliberale Sollecita altre forze ad agire contro Ruiz Chiede a media di non essere complici della repressione SERGIO OCAMPO ARISTA - CORRISPONDENTE

Chilpancingo, Gro, 27 novembre - Il Comando Magonista di Liberazione (CML),
della Tendenza Democratico Rivoluzianaria-Esercito del Popolo, ha annunciato
che di fronte alla repressione esercitata contro membri dell'Assemblea
Popolare dei Popoli di Oaxaca (APPO), farà uso delle armi.

"La brutalità con cui sta agendo il governo neoliberale federale e statale ci
obbliga ad elevare la nostra voce ed a far uso delle armi per tentare di
contenere e dissuadere l'offensiva neoliberale che non deve né può essere
tollerata da nessuna organizzazione rivoluzionaria" - scrive il CML in un
comunicato.

All'inizio prende le distanze da "tutte le organizzazioni del movimento
sociale oaxaqueño", le attività politico-militari che il Comando Magonista di
Liberazione realizzerà non sono collegate ad altre organizzazioni sociali.

Lancia un appello alle "diverse forze rivoluzionarie affinché rivolgano le
loro proteste ed i loro fucili contro il nemico comune", fino a riuscire a
far sì che Ulises Ruiz ed il suo gabinetto "se ne vadano dal governo e siano
puniti per i loro crimini di lesa umanità".

Il loro gruppo "non può restare insensibile ai fatti di repressione che il
governo federale e statale stanno orchestrando contro il popolo di Oaxaca.
Fino ad ora, eravamo rimasti attenti ed in stato di allerta per evitare che
il movimento popolare agglutinato intorno dell'APPO fosse represso, col
pretesto dell'azione rivoluzionaria armata".

Il CML ribadisce il suo appoggio allo sforzo che fa il popolo oaxaqueño per
raggiungere in modo pacifico i suoi obiettivi e richiede che "i mezzi di
comunicazione ed i leader di opinione non continuino ad occultare di modo
complice, manipolando tendenziosamente, la feroce repressione governativa
contro il popolo oaxaqueño.

Avvertiamo l'elite al potere che stanno cancellando le vie legali e pacifiche
di lotta nel nostro paese e quindi sarà l'unica responsabile della escalation
del conflitto sociale e politico in corso, così come della replica
rivoluzionaria armata".

Nel documento si menziona che sabato, le forze federali si sono scagliati
contro i membri e simpatizzanti dell'APPO ed il suo consiglio statale, nel
quadro della settima mega-marcia per la destituzione del governatore Ruiz
Ortiz ed il ritiro dei poliziotti federali.

Il 21 ottobre passato, i comandanti di Tendenza Democratico Rivoluzianaria-
Esercito del Popolo, José Arturo e Vicente, così come il comandante Francisco
del Movimento Rivoluzionario Lucio Cabañas Barrientos, avevano avvertito che
se si fosse represso il movimento oaxaqueño avrebbero risposto con la via
armata, cosa che è già successa il 6 novembre con lo scoppio di bombe in
Città del Messico.

(tradotto dal Comitato Chiapas di Torino)

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