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Termini Imerese: chiusa telefabbrica
by IMC italy Wednesday, Dec. 04, 2002 at 3:39 PM mail:

Chiusa a Termini Imerese, dal Ministero delle Poste e Telecomunicazioni nella persona della signora Mangione, telefabbrica, la tv degli operai.

Ieri sera, tramite chiamata al telefono cellulare da parte dei carabinieri, e' stato notifico ad un compagno di telefabbrica la violazione dell'art. 195 del Codice Postale della legge Mammi'.
(1. Chiunque installa od esercita un impianto di telecomunicazione senza aver ottenuto la relativa concessione o autorizzazione è punito, se il fatto non costituisce reato, con la sanzione amministrativa pecuniaria da lire 500.000 a lire 20.000.000. 2. Se il fatto riguarda impianti radioelettrici, si applica la pena dell'arresto da tre a sei mesi. 3. Se il fatto riguarda impianti di radiodiffusione sonora o televisiva, si applica la pena della reclusione da uno a tre anni. La pena è ridotta alla metà se trattasi di impianti per la radiodiffusione sonora o televisiva in ambito locale. 4. Chiunque realizza trasmissioni, anche simultanee o parallele, contravvenendo ai limiti territoriali o temporali previsti dalla concessione, è punito con la reclusione da sei mesi a due anni. 5. Il trasgressore è tenuto, in ogni caso, al pagamento di una somma pari al doppio dei canoni previsti per ciascuno dei collegamenti abusivamente realizzati relativamente al periodo di esercizio abusivo accertato e comunque per un periodo non inferiore ad un trimestre. Non si tiene conto, nella determinazione del canone, delle agevolazioni previste a favore di determinate categorie di utenti. 6. Indipendentemente dall'azione penale, l'Amministrazione può provvedere direttamente, a spese del possessore, a suggellare o rimuovere l'impianto ritenuto abusivo ed a sequestrare gli apparecchi .)

Nella gionata di oggi i carabinieri hanno, quindi, ufficialmente chiuso le trasmissioni di telefabbrica. La strumentazione nn e' stata sequestrata, ma e' stata portata via dagli stessi compagni.
Alle imputazioni telefabbrica ha risposto rivendicando la liberta' di trasmissione su canali liberi dell'etere, in questo caso il canale UHF 31, per l'uso di informazione da parte degli operai di Termini Imerese. Questo progetto di tv di quartiere si rifa' ad altre esperienze che in questi ultimi mesi stanno dando vita al progetto di telestreet.

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