Un paio di parole su un articolo apparso su "La Stampa" di oggi, sezione Torino
...articolo che on line non c'e'.
Chi vivesse a Torino e sfogliasse La Stampa oggi (solo nell'edizione delle 6) troverebbe a pagina 43 un articolo, in alto, intitolato "Raid nella sede di Indymedia sito d'informazione indipendente".
A parte l'ovvia perplessita' nel vedere un articolo che punta a gettare acqua sul fuoco, pero' considerando che arriva da un media come La Stampa non mi stupisce molto.
Nell'articolo di prende a piene mani da siti e mailing list, e si mette tutto insieme.
Gia' dire "sede di indymedia" non va bene: nella sezione FAQ del sito di indymedia infatti si legge che non esistono sedi, potendo indymedia essere fatta da chiunque abbia un pc e una connessione. In effetti li' era il mediacenter, nei locali dell'hacklab torino - http://www.autistici.org/underscore
Il racconto dell'episodio poi e' un po' gonfiato lasciando presagire scenari da devastazione: senza nulla voler togliere a quello che ritengo un gesto grave a me personalmente pare esagerato leggere di "scrivanie rovesciate". Quello che e' effettivamente successo e' passato scritto su questo stesso sito da uno dei presenti, e compare anche nell'articolo stesso piu' avanti, virgolettato, smentendo quindi il paragrafo precedente.
Anche l'uso di frasi come "azione squadristica" scritte virgolettate lascia intendere che la posizione ufficiale dell'hacklab o dei/delle mediattivist* che erano li' sia quella. pero' di fatto: 1. ancora non c'e' stato incontro formale col gabrio 2. ancora non c'e' una posizione formale del gabrio sull'accaduto 3. ancora non abbiamo avuto tempo di incontrarci tutti noi 4. personalmente considero un attacco squadrista quello della polizia alla diaz, e mi pare di non essere di fronte ad una situazione simile.
il testo poi, prendendo a suggerimento qua e la' dalle mailing list e dai post su indy, lascia intendere posizioni prese da tutt*. e' una cosa che non mi piace, soprattutto se si cerca di alzare le tensione facendo passare opinioni personali (che condivisibili o meno sono comunque tali) per idee diffuse di indymedia.
questo non certo per rinfocolare polemiche, di cui anche ne ho i coglioni pieni, ma per mettere i puntini sulle "i".
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