Domani tutte le anime della sinistra accanto agli attivisti del centro sociale "Cartella". "Una risposta democratica alla violenza ed al malaffare"
Reggio Calabria - Una manifestazione contro il neofascismo e per ribadire l'importanza della democrazia. Quella di domani, che alle 9 riunirà in Piazza Garibaldi tutte le anime della sinistra accanto al centro sociale "Angelina Cartella", si prospetta come "un punto fondamentale dal quale ripartire per una città diversa". Ovvero, "una Reggio che risponda con la non violenza e con la dialettica all'estrema destra, alla mafia, al malaffare, alle leggi regionali per parenti ed amici, al fumo negli occhi del Ponte sullo Stretto, ai principi antidemocratici ed alla repressione delle opinioni e degli ideali. Una Reggio che incarichi i suoi amministratori ad assumersi le proprie responsabilità". Questo il succo dell'incontro con la stampa che, ieri mattina nella sala "Tartaruga" del Dopolavoro Ferroviario, è servito, al comitato organizzativo della manifestazione, a spiegare i motivi e le fasi del corteo. Csoa "Cartella", Arciragazzi, Calabria civica, Centro comunitario Agape, Legambiente, Libera, Cgil, Fiom/Cgil Calabria, Giovani Comunisti, Sinistra Giovanile, Verdi, Democratici di sinistra, Comunisti Italiani, Rifondazione Comunista, Uniti per la città, Messina Social Forum, Social Forum della Piana e tanti consiglieri comunali, in questi giorni, si sono dati da fare per realizzare "un'imponente e significativa mobilitazione". Durante la discussione, i telefonini degli organizzatori registravano continue richieste di adesione. Ed ecco che, domani sfileranno anche: Studenti.net, la Sinistra Giovanile di Villa San Giovanni, L'Arci nuova associazione di Reggio, Aprile per la sinistra, i Cobas della scuola, i centri sociali cosentini, siciliani e di gran parte del meridione e, non ultimi, i lavoratori del Polo Tessile di San Gregorio. Questi ultimi, come noto, da diversi giorni hanno occupato l'aula consiliare di Palazzo San Giorgio [il palazzo del Comune]. Quindi l'attentato al centro sociale di Gallico [RC] ha offerto lo spunto, ai politici della sinistra reggina, per guardarsi in faccia e ragionare insieme. Insomma, tutti pezzi di uno stesso puzzle. "Dopo la morte di Falcomatà [ex sindaco reggino, DS] - hanno detto i militanti del "Cartella" - avevamo subìto un momento di sbandamento. Poi, l'attentato. Adesso, stiamo riuscendo a trovare un percorso comune di risposta democratica. E, nonostante l'attualità ci dica che siamo governati da un sindaco di destra ed ex presidente nazionale del Fronte della Gioventù, siamo certi che si possa lavorare per costruire una seria alternativa all'esistente. Scopelliti [attuale sindaco di Reggio Cal.] deve dare risposta ai cittadini sulla base dei problemi che, di volta in volta, gli si presentano. Non può fare l'epigono di Berlusconi ed affibbiare le difficoltà al passato". Per questo, durante il tragitto che porterà i manifestanti a Piazza Indipendenza, una sosta verrà fatta a Palazzo San Giorgio [sede del comune]. Qui, una delegazione si staccherà dal gruppo e andrà a bussare alla porta del primo cittadino al quale verrà consegnata una copia del manifesto di dissenso. Ma soprattutto, dopo l'attentato, vogliono ottenere un chiarimento. Vogliono sapere se, il sindaco, "sta dalla parte di chi è stato violentato o da quella di chi si è armato per cucire la bocca a quelli che remano contro la logica imperialista e guerrafondaia. Ancora non si è espresso". Al microfono si alternano quasi tutti. Chiunque ha voglia di esprimere la propria idea e la propria partecipazione. Ci sono Nino Costantino, presidente della Cgil reggina, il consigliere comunale Nino De Gaetano, il segretario provinciale del Pdci, Enzo Infantino, Mimmo Nasone di Libera, Luigi Carrano dei Verdi, Peppe Meduri dell'Arci e coordinatore dei Ds, la sociologa Rita Libri e l'anarchico Filippo Sorgonà. Ma, tra il pubblico sono presenti anche numerosi esponenti della minoranza, tra i quali Nuccio Barillà e Demetrio Naccari, e del mondo dell'associazionismo. E, unanimemente, si dicono convinti che: "Una Reggio diversa è possibile".
fonte: il Quotidiano - venerdì 6 dicembre 2002 (pag. 18)
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