Indymedia Italia


Indirizzo mittente:
Indirizzo destinatario:
Oggetto:
Breve commento per introdurre l'articolo nella mail:


http://italy.indymedia.org/news/2002/12/128789.php Invia anche i commenti.

Forum studentesco a Citta'di Castello (Pg)
by mario Monday, Dec. 09, 2002 at 2:49 PM mail:

I° FORUM PROVINCIALE STUDENTESCO Provincia di Perugia Città di Castello 4-5-6 Dicembre (un report)


Introduzione
Le motivazioni che hanno spinto gli studenti della provincia di Perugina a portare avanti un’idea di riflessione, confronto e approfondimento che non emerge dal nulla, ma vuole essere una continuazione di una linea tracciata a Porto Allegre che passando per Firenze intende incunearsi nei territori nostrani per contrapporsi alle contraddizioni della globalizzazione neoliberista che minaccia anche le nostre piccole realtà locali.
Saperi precari e Guerra sono i due temi principali che il Forum cercherà di approfondire


Mercoledì 4 dicembre ‘02
“Dalla Berlinguer alla Moratti passando per la Zecchino… Dov’è la scuola?”

Ore 10.43: inizia il Forum! Dopo aver calpestato le strade fiorentine ed aver respirato l’aria pregna di culture diverse e di entusiasmo, ci ritroviamo nei nostri territori a discutere di un altra scuola e di un altro mondo, di pace, possibile .
“La cultura della pace si costruisce dalla scuola”, dice Claudia Petrelli dell’Unione degli Studenti, una scuola pubblica e plurale che rispetti le diverse culture e alimenti la solidarietà tra le persone, che sia una forza motrice che aiuti a superare le disuguaglianze sociali dei ragazzi e delle ragazze”.
“La Riforma Moratti e l’attuale finanziaria, continua Claudia, snobbano completamente la scuola pubblica e il ruolo fondamentale che dovrebbe avere nella nostra società e tagliano i fondi per l’edilizia scolastica. San Giuliano docet…”
Il dibattito continua con Federico Tomasello, responsabile nazionale scuola e università GC/disobbedienti che viene da Firenze e ringrazia il “movimento dei movimenti” per aver liberato la sua città dalla paura e dall’indifferenza. “Prima della Moratti, dichiara Federico fu un ministro del centro sinistra, Berlinguer, ad iniziare una trasformazione negativa e classista della scuola, finanziando le scuole private, quindi oltre che difendere la scuola pubblica dobbiamo lottare contro la precarizzazione del sapere e contro un futuro di guerra che vogliono lasciarci”. Il diritto a dissentire non deve essere un reato e il disobbediente di Firenze invita tutti gli studenti della provincia di Perugia a solidarizzare con i ragazzi e le ragazze arrestate per un reato di opinione sancito da una vecchia norma del Codice fascista che deve essere cancellato.
La parola passa a Luciano della Vecchia, Vice Presidente dell’ADISU (Agenzia regionale per il Diritto allo Studio), che ricordando un passo di una famosa canzone degli anni passati (“…anche l’operaio vuole il figlio dottore..”) spiega cosa vuol dire “diritto allo studio” e cioè la possibilità di chiunque, anche di coloro che provengono da famiglie più disagiate, di studiare e formarsi in maniera gratuita come avviene anche in molti paesi europei.
“Il neoliberismo che in tanti e tante contestano da Seattle a Firenze si riflette anche nei nostri territori, vedi il tentativo di privatizzazione della mensa universitaria di Via Pascoli da parte parte dell’ADISU, al quale io mi sono opposto votando contro.”
Il dibattito continua fino alle conclusioni che definiscono come priorità del movimento provinciale degli studenti medi ed universitari la difesa del diritto allo studio e la costruzione di un nuovo sistema formativo pubblico e plurale.


Mercoledì 4 dicembre ’02 - ORE 17
“Saperi precari nel regime di globalizzazione”

Dopo la pausa pranzo il Forum continua analizzando più accuratamente il sistema di precarizzazione dei saperi che coinvolge la cultura e le giovani generazioni lasciate in pasto alla globalizzazione. Mentre Giuliana Renelli della CGIL scuola accusa frontalmente la Riforma Moratti e definisce il sapere precario e privatizzato come modello di precarizzazione della vita di un individuo, rimanendo nel contesto nostrano, Patrizia Puri dei Cobas scuola analizza globalmente la manipolazione dei saperi criticando le difficoltà che, in un mondo votato al profitto e alla flessibilità del mercato, giovani, e non solo, incontrano nell’accesso ad essi, proponendo una didattica modulare per superare questi ostacoli.
E’ la volta dei rappresentanti dei Collettivi di Milano e Pisa, Igor Bonazzoli e Luca Mantilli, che sottolineano il ruolo involutivo dell’ultima riforma Zecchino, varata dal ex Governo di centrosinistra, che recinta e brevetta il sapere oltre che a relegare la ricerca scientifica in secondo piano. Occorre un grosso movimento che sappia portare all’attenzione di tutti e tutte queste problematiche che, se non prese in tempo, potranno determinare il futuro delle giovani generazioni, senza che uno spirito critico possa contrastarli.

Giovedì 5 Dicembre 2002
“Irak: la guerra del petrolio”

Seconda giornata di forum sulla guerra.
Inizia l’assemblea con Don Achille Rossi pone l’attenzione sul nuovo ordine mondiale che chiama “grande scacchiere mondiale” dove c’è un solo giocatore e gli altri hanno le mani legate.
Da Massimo di Mani Tese ai rappresentanti dell’Alto Tevere Social Forum, passando per l’ intervento di Dionisio di Attac Italia tutti dicono all’unisono che occorre un’opposizione forte contro la guerra senza “se” e senza “ma”, anche con l’avallo dell’ONU, perché ormai è diventato un braccio della politica USA, che non riesce a controllare tutto il mondo sotto i suoi interessi. La guerra è diventata permanente perché costante deve essere il controllo americano delle sue “colonie” e noi dobbiamo distruggere questa cultura della guerra che anche i media fanno passare come un qualcosa di normale che serve per debellare il terrorismo. Il terrorismo, però, non solo non è diminuito, ma anzi è stato alimentato dalla guerra e dalle ingiustizie di un ordine mondiale imposto da pochi sulla moltitudine.
Conclude Francesco Piobbichi che invita ad un consumo più critico che non colpisca solo i prodotti di uso comune ma che colpisca il capitale nel suo cuore. “Boicottare le banche armate, cioè quegli istituti di credito che investono i soldi dei propri risparmiatori in armamenti bellici.”
Il dibattito continua con molti interventi che sanciscono la volontà di costruire un movimento pacifista per un mondo di pace dove l’alternativa alla guerra è una sola, non farla.

Giovedì 6 Dicembre 2002
“Disertiamo e disobbediamo alla guerra globale permanente”
Manifestazione provinciale studentesca

versione stampabile | invia ad un amico | aggiungi un commento | apri un dibattito sul forum

©opyright :: Independent Media Center .
Tutti i materiali presenti sul sito sono distribuiti sotto Creative Commons Attribution-ShareAlike 2.0.
All content is under Creative Commons Attribution-ShareAlike 2.0 .
.: Disclaimer :.