A Palermo
Stretta unità di classe tra il PMLI e i manifestanti
PIENA SOLIDARIETA' DEI PALERMITANI AI LAVORATORI IN LOTTA
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A Palermo
GLI OPERAI DELLA FIAT E INDOTTO DI TERMINI IMERESE BLOCCANO `LA RINASCENTE' DI AGNELLI
Stretta unità di classe tra il PMLI e i manifestanti
PIENA SOLIDARIETA' DEI PALERMITANI AI LAVORATORI IN LOTTA
Dal nostro corrispondente di Palermo
Giovedì 12 dicembre si è svolta a Termini Imerese l'assemblea di tutti gli operai Fiat ed indotto. Durante l'assemblea la quasi totalità degli operai si è espressa a favore della continuazione della lotta per la modifica del piano industriale della Fiat, che non prevede nessuna assicurazione sul futuro di Termini.
Il leader della Cgil regionale Sabattini ha proposto uno sciopero generale siciliano di tutte le categorie in appoggio agli operai Fiat e ha chiesto ai lavoratori dell'isola di devolvere un'ora del loro stipendio per sostenere la lotta.
Primo appuntamento dopo l'assemblea, che si è espressa a maggioranza per la linea dura Fiom e ha sconfessato le ipotesi di ammorbidire la lotta portate avanti da Cisl e Uil, è stato il riuscitissimo picchettaggio degli operai Fiat alla Rinascente di Palermo, sabato 14 dicembre.
Un centinaio di operai di Termini e del comprensorio hanno bloccato dalle 9 di mattina alle 20,30 dall'apertura alla chiusura, le vendite nel grande magazzino di proprietà di Agnelli. I tre accessi sono stati sbarrati dagli operai immediatamente dopo che avevano fatto il loro ingresso al lavoro i dipendenti della Rinascente. Le commesse e i commessi dovevano guadagnarsi la giornata ed era giusto permettergli di entrare al lavoro.
All'esterno del magazzino è stato appeso lo striscione della Rsu Fim-Fiom-Uilm della Fiat auto di Termini Imerese. Presente anche lo striscione della Rsu Fiom-Cgil dell'Automotive System di Carini, una grande fabbrica dell'indotto Fiat che occupa 120 operai.
Piena solidarietà della popolazione palermitana che esortava gli operai a resistere. Molti passanti si sono appuntati il numero di conto corrente per fare dei versamenti a favore della cassa di solidarietà e i commessi dei negozi vicini hanno mandato dei soldi per sostenere le spese di vitto della giornata di trasferta a Palermo.
Soltanto un episodio spiacevole nella mattinata, quando alcune signore della ricca borghesia palermitana hanno provato a forzare il blocco e non riuscendoci hanno aggredito in maniera violenta gli operai con calci e pugni. Inveivano con parole molto offensive nei confronti dei lavoratori, ripetendo le ultime dichiarazioni del neoduce Berlusconi sulla presunta "inciviltà" delle proteste operaie. La maggior parte dei palermitani ha invece condannato le parole di Berlusconi, lesive della dignità degli operai.
Il capo del governo deve sapere che non riuscirà mai a spezzare il fronte di solidarietà che si è creato attorno agli operai Fiat. I siciliani sono consapevoli che la lotta degli operai Fiat è la lotta per salvare l'industria e l'economia di tutta l'isola. Se il prezzo che i siciliani devono pagare ad Agnelli e a questo governo neofascista deve essere l'aumento della povertà, dalla disoccupazione e una nuova ondata di emigrazione, allora ben vengano le proteste, le occupazioni di autostrade, stazioni, porti e aeroporti contro il piano Agnelli e contro questo governo.
La solidarietà della popolazione palermitana e siciliana si sta ampliando e non certo restringendo, nonostante i tentativi di Berlusconi di isolare gli operai. Anche gli studenti si sentono coinvolti in questa lotta. Al presidio hanno preso parte alcune scuole occupate o autogestite come il liceo scientifico Galilei con lo striscione "Noi studenti siamo con voi operai", firmato "Galilei in lotta".
Eloquenti i cartelli appesi dagli operai sulle vetrine: "Berlusconi hai tradito, l'industria siciliana, il popolo siciliano e mortificato l'intero Paese e il parlamento.", oppure "La Sicilia non ha bisogno di elemosina ma di lavoro" o anche "Questo magazzino è di Agnelli. Si prende i vostri soldi, chiude la Fiat e licenzia gli operai". Altrettanto eloquenti le parole d'ordine urlate e cantate dagli operai e da chi ad essi si è unito. Sulla musica di ciuri ciuri si è cantato "Ciuri, ciuri, ciuri di tuttu l'annu, tutti li patruni hannu 'a jettari sangu" cioè "Fiori, fiori, fiori di tutto l'anno, tutti i padroni devono gettare sangue". La stessa cantilena veniva fatta per Agnelli, Berlusconi e Cuffaro. Gli operai riferendosi a Cammarata, sindaco di Palermo, hanno iniziato a urlare al megafono "Aiutu, aiutu, lu sindacu è un curnutu" che significa "Aiuto, aiuto, il sindaco è un disonesto". Chi passava si univa convinto al coro contro il pupo di Berlusconi Cammarata, colpevole di non avere mosso un dito per aiutare gli operai Fiat di Termini, dei quali ben cinquecento sono palermitani. Quando gli operai hanno iniziato a scandire la parola d'ordine "Chi non salta Berlusconi è", si è ripetuto più volte che la folla passava saltando davanti al magazzino per esprimere la propria contestazione a questo governo che sta affamando le masse lavoratrici della Sicilia e del Mezzogiorno.
Il PMLI è stato accanto agli operai per tutta la durata del picchettaggio, in stretta unità di classe. La fratellanza di classe tra compagni del PMLI e gli operai Fiat di Termini e Palermo è ormai consolidata. Con l'aiuto degli operai sono state distribuite alcune centinaia di copie dell'ultimo documento dell'UP sulla crisi Fiat, datato 6 dicembre, e dal titolo "Non cedere. Estendere ed indurire la lotta. Nazionalizzare la Fiat. Occorre lo sciopero generale nazionale di 8 ore di tutte le categorie". Alcuni operai hanno addobbato l'albero di natale davanti al magazzino con diverse copie del documento dell'UP del Partito, altre le hanno appese alle vetrine e messe dentro le bacheche, poi hanno affisso alcune pagine de Il Bolscevico con gli articoli sulla crisi Fiat.
Al presidio erano presenti anche i giovani del Centro sociale ex-Carcere e i "Giovani Comunisti" con i loro striscioni.
Mastrosimone, delegato della Fiom allo stabilimento di Termini ha dichiarato: "Questa manifestazione è il segnale della ripresa delle nostre iniziative di lotta. Dopo qualche momento di smarrimento nei giorni scorsi ci siamo riorganizzati. L'accordo di programma tra Fiat e governo è stato respinto dai lavoratori".
BERLUSCONI ATTACCA GLI SCIOPERI DEGLI OPERAI FIAT http://www.pmli.it/berlusconiattaccascioperifiat.htm
Soddisfatte le banche creditrici. Gm apprezza FALLISCE IL BLITZ DI MEDIOBANCA E BERLUSCONI SULLA FIAT. MA CI RIPROVERANNO Nel mirino anche "Il Corriere della sera", "La Stampa" e le Generali RIMANE APERTA LA BATTAGLIA PER I NUOVI ASSETTI ECONOMICI E FINANZIARI DEL CAPITALISMO ITALIANO http://www.pmli.it/falliscegolpberlusconianofiat.htm
Occorre lo sciopero generale nazionale di otto ore di tutte le categorie NON CEDERE. ESTENDERE E INDURIRE LA LOTTA. NAZIONALIZZARE LA FIAT Documento dell'Ufficio politico del PMLI http://www.pmli.it/docupnoncedereestenderefiat.htm
I lavoratori Fiat contro i licenziamenti http://www.pmli.it/0fiatlicenziamenti.htm ________________________________________________
SOLIDARIETA' AL PMLI
Pubblichiamo l’elenco di messaggi di solidarietà che simpatizzanti e amici del Partito ci stanno inviando a seguito del gravissimo attacco provocatorio e diffamatorio de "La Padania", "Libero" e "L'opinione delle libertà" contro il PMLI. Per motivi di spazio siamo costretti a rimandare la pubblicazione di altri messaggi ai prossimi numeri. Ricordiamo che i suddetti fogliacci fascisti hanno accusato il PMLI di legami col terrorismo isla-mico e Bin Laden e di aver partecipato a un complotto col "fondamentalismo islamico" e coi nazisti per rovesciare la direzione del movimento noglobal e causare disordini alla manifestazione di Firenze http://www.pmli.it/provocazioneantipmli.htm (cfr. "Il Bolscevico" n. 43/02). Vi ringraziamo infinitamente per questi incoraggianti e graditissimi messaggi. http://www.pmli.it/messaggisolidarietaalpmli.htm Trasmettete anche la vostra solidarietà alla e-mail pmli.cc@tiscalinet.it
Da parte de "L'opinione" contro il PMLI CALUNNIE SU CALUNNIE http://www.pmli.it/calunniesucalunnie.htm
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IL BOLSCEVICO (organo di stampa del Partito marxista-leninista italiano) mette a disposizione di operai, lavoratori, disoccupati, pensionati, donne, giovani, studenti e di tutti i suoi lettori, senza alcuna discriminazione ideologica, religiosa, politica e organizzativa, fatta salva la pregiudiziale antifascista, alcune rubriche affinché possano esprimere liberamente il loro pensiero e dare il loro contributo personale alla lotta contro il governo del neoduce Berlusconi, la seconda repubblica e il neofascismo, le autorità cittadine, le ingiustizie sociali, la disoccupazione e i mali vecchi e nuovi del capitalismo. http://www.pmli.it/0ilbolscevico.htm
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