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http://italy.indymedia.org/news/2002/12/141639.php Invia anche i commenti.

dal social forum di ramallah
by movimento delle e dei Disobbedienti Friday, Dec. 27, 2002 at 4:42 PM mail:

report da ramallah


Oggi si e` ufficialmente aperto il World Social Forum on Palestine, a Ramallah.
Centinaia di attivisti noglobal sono giunti (o hanno cercato di farlo) da gran parte
del mondo. Nonostante le oggettive difficolta` di organizzazione dovute
all'occupazione dell'esercito israeliano il Forum tematico e` riuscito ad attirare
non solo l'attenzione del Movimento antiglobalizzazione ma anche gli stessi
Palestinesi che si sono mobilitati da tante citta` lasciandosi alle spalle carri
armati ed esercito.
Ma andiamo con ordine: le delegazioni internazionali hanno cominciato a venire in
Palestina gia` da prima di Natale. Soltanto dal 26, pero`, e` stato possibile vedere
ingenti gruppi di internazionali toccare terra palestinese; e non senza difficolta`.
All'aereoporto di Ben Gurion (Tel Aviv) non e` stato facilissimo entrare. La
sicurezza israeliana continua a vedere gli internazionali come una delle piu` grandi
spine nel proprio fianco tanto da trattenere immotivatamente per ora gli attivisti
italiani. Fortunatamente tuttie siamo riusciti ad entrare. Stessa sorte, pero`, non
e` toccata ad altri provenienti da altri paesi: sono stati respinti, infatti, tre
brasiliani, circa 15 Belgi ed alcuni Spagnoli.
Il check point Ben Gurion non si smentisce neanche in questi casi. Dopo i
respingimenti dei mesi scorsi stanno riprendendo le attivita` di contrasto a chi
supporta la lotta del popolo palestinese.
Ieri sono state uccise in tutta la Plaestina 9 persone. Scene quotidiane da queste
parti ma non per questo meno allarmanti. Lo Stato di Israele si pone, oggi, come il
principale artefice materiale della dottrina sicuritaria americana, in attesa
dell`attacco all`Irak. La punta di diamante del terrorismo internazionale, Ariel
Sharon, assicura proprio in questi giorni che con la vittoria delle prossime
elezioni portera` la pace e la vittoria allo Stato di Israele. Leggiamo le cose
specularmente e diciamo che se dovesse vincere le elezioni di fine gennaio Sharon
portera` fame, guerra e distruzione in Medio Oriente.
Lo strangolamento dei Palestinesi, quindi, continua incessante.
Nonostante cio` i Palestinesi stessi resistono e portano avanti il loro discorso e
le loro pratiche di liberazione.
Esempio ne e` questo social forum, ma esempi sono dati tutti i giorni dalla
capacita` di resistere ad una occupazione che ha negli ultimi tempi cambiato i
propri connotati: se fino a qualche mese fa l`obiettivo era distruggere la
resistenza militare oggi lo Stato di Israele si propone di sconfiggere la resistenza
popolare dei Palestinesi. E lo fa in maniera affatto singolare, stringendo in una
morsa d`assedio tutti i Palestinesi, impedendo spostamenti e commerci, relazioni
umane e tutto cio` che possa dirsi "non rientrante in un progetto di colonizzazione
sionista", stabilendo coprifuoco criminali e quant`altro possa passare per le menti
criminali dei governanti israeliani. A questo si oppone il popolo palestinese. Si
oppone alla cancellazione della propria identita` continuando a fare vivere le reti
di cooperazione sociale e politica che hanno sempre accompagnato la resistenza
militare; lo fa disobbedendo ai coprifuoco e scendendo nelle strade anche quando e
dove cio` non e` permesso; lo fa manifestando nelle piazze.
Accanto a questo importanti seminari e workshop come quello organizzato dal
Palestinian Hidrology Group sulla relazione tra insediamenti colonici e questioni
idriche/
Domani riprendera` il programma sia con iniziative di piazza sia attraverso i
workshop ed i seminari.

da Ramallah
Movimento deille disobbedienti

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