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Aggiornamenti da Ramallah
by Disobbedienti - Campania Saturday, Dec. 28, 2002 at 6:24 PM mail:

Dalla nostra delegazione a Ramallah

Oggi si e` ufficialmente aperto il World Social Forum on Palestine, a Ramallah.
Centinaia di attivisti noglobal sono giunti (o hanno cercato di farlo) da gran parte del mondo. Nonostante le oggettive difficolta` di organizzazione dovute all'occupazione dell'esercito israeliano il Forum tematico e` riuscito ad attirare non solo l'attenzione del Movimento antiglobalizzazione ma anche gli stessi Palestinesi che si sono mobilitati da tante citta` lasciandosi alle spalle carri armati ed esercito.
Ma andiamo con ordine: le delegazioni internazionali hanno cominciato a venire in Palestina gia` da prima di Natale. Soltanto dal 26, pero`, e` stato possibile vedere ingenti gruppi di internazionali toccare terra palestinese; e non senza difficolta`. All'aereoporto di Ben Gurion (Tel Aviv) non e` stato facilissimo entrare. La sicurezza israeliana continua a vedere gli internazionali come una delle piu` grandi spine nel proprio fianco tanto da trattenere immotivatamente per ora gli attivisti italiani. Fortunatamente tuttie siamo riusciti ad entrare. Stessa sorte, pero`, non e` toccata ad altri provenienti da altri paesi: sono stati respinti, infatti, tre brasiliani, circa 15 Belgi ed alcuni Spagnoli.
Il check point Ben Gurion non si smentisce neanche in questi casi. Dopo i respingimenti dei mesi scorsi stanno riprendendo le attivita` di contrasto a chi supporta la lotta del popolo palestinese.
Ieri sono state uccise in tutta la Plaestina 9 persone. Scene quotidiane da queste parti ma non per questo meno allarmanti. Lo Stato di Israele si pone, oggi, come il principale artefice materiale della dottrina sicuritaria americana, in attesa dell`attacco all`Irak. La punta di diamante del terrorismo internazionale, Ariel Sharon, assicura proprio in questi giorni che con la vittoria delle prossime elezioni portera` la pace e la vittoria allo Stato di Israele. Leggiamo le cose specularmente e diciamo che se dovesse vincere le elezioni di fine gennaio Sharon portera` fame, guerra e distruzione in Medio Oriente.
Lo strangolamento dei Palestinesi, quindi, continua incessante.
Nonostante cio` i Palestinesi stessi resistono e portano avanti il loro discorso e le loro pratiche di liberazione.
Esempio ne e` questo social forum, ma esempi sono dati tutti i giorni dalla capacita` di resistere ad una occupazione che ha negli ultimi tempi cambiato i propri connotati: se fino a qualche mese fa l`obiettivo era distruggere la resistenza militare oggi lo Stato di Israele si propone di sconfiggere la resistenza popolare dei Palestinesi. E lo fa in maniera affatto singolare, stringendo in una morsa d`assedio tutti i Palestinesi, impedendo spostamenti e commerci, relazioni umane e tutto cio` che possa dirsi "non rientrante in un progetto di colonizzazione sionista", stabilendo coprifuoco criminali e quant`altro possa passare per le menti criminali dei governanti israeliani. A questo si oppone il popolo palestinese. Si oppone alla cancellazione della propria identita` continuando a fare vivere le reti di cooperazione sociale e politica che hanno sempre accompagnato la resistenza militare; lo fa disobbedendo ai coprifuoco e scendendo nelle strade anche quando e dove cio` non e` permesso; lo fa manifestando nelle piazze.
Accanto a questo importanti seminari e workshop come quello organizzato dal Palestinian Hidrology Group sulla relazione tra insediamenti colonici e questioni idriche/
Domani riprendera` il programma sia con iniziative di piazza sia attraverso i workshop ed i seminari.

da Ramallah
Movimento Napoletano deille disobbedienti

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