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Israele: escusione arabi dalle elezioni
by aliga da ansa Wednesday, Jan. 01, 2003 at 6:43 PM mail:

NEI TERRITORI OCCUPATI ANCORA RETATE E DEMOLIZIONI DI CASE (di Giorgio Raccah)

Vivaci polemiche ha suscitato in Israele la decisione della Commissione centrale elettorale di escludere il partito arabo 'Balad' dalle elezioni politiche del 28 gennaio, mentre proseguono le retate e le demolizioni di case nei territori palestinesi. La decisione di impedire a 'Balad' e al suo leader, il deputato Azmi Bishara di partecipare alla consultazione e' stata presa la notte scorsa dalla maggioranza dei membri della commissione elettorale, controllata dalla destra nazionalista del premier Ariel Sharon. Il deputato arabo e il suo partito sono accusati di opporsi all'esistenza di Israele come stato ebraico e di appoggiare nemici dello stato. Il giorno prima la stessa commissione aveva squalificato anche un altro deputato arabo, Ahmed Tibi - accusato di sostenere ''organizzazioni terroristiche'' - che in passato era stato consigliere del presidente palestinese Yasser Arafat per le questioni israeliane. Bishara ha denunciato la mossa come ''discriminatoria''. ''C'e' sempre piu' gente in questo paese - ha detto - che non accetta piu' di avere arabi nel Parlamento israeliano. E' una tappa verso la segregazione politica''. L'ex ministro degli esteri laburista Shimon Peres ha affermato dal canto suo che l'esclusione di Tibi, Bishara e Balad e' un errore e accentuera' la spaccatura tra arabi ed ebrei nel paese. La Corte Suprema israeliana si riunira' martedi' prossimo per decidere sia sui ricorsi di Bishara e Tibi - che probabilmente saranno accolti - sia del partito laburista contro la decisione della commissione di ammettere invece la candidatura dell' estremista di destra Baruch Marzel, in passato membro di Kach, un partito anti-arabo dichiarato illegale diversi anni fa per il suo carattere razzista e antidemocratico. Intanto le attivita' militari israeliane nei Territori non hanno sosta: nove palestinesi sono stati arrestati oggi in varie localita' della Cisgiordania, dove sono state pure demolite due case di attivisti di organizzazioni militanti. Ieri, inoltre, due palestinesi sono stati uccisi dal fuoco dei soldati a Gaza e in Cisgiordania. Un portavoce militare ha detto che le truppe hanno distrutto nel villaggio di Madama, a sud di Nablus la casa di Imad Mahmud Abu Ziyada, membro di Al Fatah che lo scorso giugno aveva messo una bomba a Herzliya, nel centro di Israele, causando la morte di una persona. A Khan Yunes, nella striscia di Gaza, e' stata demolita la casa di Yassin Al-Raa, membro del movimento islamico Hamas, ucciso il mese scorso. Nel corso della scorsa notte nove attivisti palestinesi sono stati arrestati in retate condotte in villaggi vicino a Ramallah, Betlemme e Dura (Hebron). In quest'ultima localita' sono scoppiati tafferugli e due palestinesi sono stati feriti in scontri con i soldati. Ieri a Khan Yunes una pallottola sparata da soldati di guardia a un vicino insediamento, in non meglio precisate circostanze, ha colpito mortalmente il palestinese Hassan Abu Said. Sull'uccisione di un altro palestinese, il diciottenne Amram Abu Hamadiye, inserviente in una stazione di benzina a Hebron che secondo alcuni testimoni sarebbe stato percosso a morte da alcuni soldati, un portavoce militare ha detto che e' in corso un'inchiesta. (ANSA). XRH

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