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Palestinesi sfidano le Forze d’occupazione per rimuovere un blocco stradale a Nablus
by danila Tuesday, Jan. 07, 2003 at 2:12 PM mail:

5 gennaio 2003 azione dell'ISM a Nablus

http://www.indymedia.org.il/imc/israel/webcast/46353.html

Palestinesi sfidano le Forze d’occupazione per rimuovere un blocco stradale a Nablus, azione che fa parte della campagna contro il muro dell’apartheid

-- reported by Jaggi Singh


NABLUS, OCCUPIED PALESTINE 5 gennaio 2003(January 5, 2003) –
Oltre 200 residenti di Nablus si sono aperti oggi una strada attraverso un blocco fatto di terra posto dall’esercito sulla strada, usando pale, un bulldozer e anche le mani nude. L’azione è stata sostenuta da una trentina di attivisti dell’ISM e da altri osservatori internazionali.
Il blocco su Jerusalem Road che attualmente è separata da alti cumuli di terra e macerie impedisce l’entrata a Nablus agli abitanti dei vicini campi profughi di Askar e Balata. Le barriere sono state costruite dall’IOF circa tre mesi fa, durante la lunga chiusura di Nablus e delle aree circostanti.
L’azione diretta di oggi è stata sostenuta da tutti i principali gruppi politici di Nablus e anche dai comitati medici e scolastici locali e dalle autorità municipali. Di prima mattina i residenti sono arrivati al blocco, conosciuto come al Moqata, situato accanto agli edifici dell’ANP distrutti dalle bombe israeliane la scorsa primavera.
Uomini, donne e bambini hanno iniziato a rimuovere la terra e i massi, per cui ci sono volute anche 20 persone unite in uno sforzo comune, L’esercito che ha occupato strategicamente l’altipiano che circonda Nablus si è tenuto in disparte, controllando però dall’alto i movimenti.
L’umore stamattina era vivace, soprattutto quando è arrivata una ruspa per aiutare la rimozione del blocco. Come dice Sayf, dell’ISM “Questa azione aiuta a riportare la città alla vita”.
Questa è la seconda azione in cui i residenti hanno rimosso qualcuno dei simboli dell’occupazione. Tre settimane fa hanno rimosso un cancello di metallo del peso di una tonnellata che divideva in due la città di Nablus.
Le rimozioni dei blocchi sono importanti azioni collettive ma Nablus rimane una città sotto assedio. Ci sono check points che controllano le entrate e le uscite dalla città, attraverso cui nessun veicolo può passare senza una speciale autorizzazione. Al check point di Huwara, proprio fuori Nablus, ci sono lunghissime file di palestinesi in attesa di entrare o uscire dalla città. Molti apettano anche un’intera giornata.
A Nablus il coprifuoco è imposto alle 6 della sera mentre vario check point vengono improvvisati in varie parti della città. Le ambulanze spesso hanno difficoltà ad attraversare questi punti e infatti il 2 gennaio, secondo Ha’aretz un bambino di 10 anni è morto per non essere arrivato in tempo al vicino ospedale.
Quasi ogni notte i soldati invadono case nel tentativo di arrestare o uccidere le centinaia di palestinesi delle loro liste di ricercati. I carri armati, i blindati e le jeep scorazzano liberamente la notte e la distruzione di case è un evento comune.




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