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Chiuso Egunkaria, esce Egunero
by Giaco Friday, Feb. 21, 2003 at 2:39 PM mail:

Come promesso, ieri, dai giornalisti di Egunkari è già nelle edicole basche il foglio d'informazione Egunero



Come avevano annunciato ieri i gionalisti di Egunkaria, il quotidiano in lingua basca chiuso dalla magistratura spagnola, oggi è nelle edicole del Paese Basco, un nuovo foglio d’informazione, Egunero. L’inziativa ha avuto una notevole risonanza. I deputati del PNV, EA, IU e Sozialistak Abertzaleak (Batasuna) del parlamento autonomo basco, hanno fatto la loro presenza nel parlamento di Vitoria con una copia del nuovo quotidiano. EA da parte sua ha acquistato due siti web cedendone uno a Egunkaria. Infatti tra le misure adottate dalla magistratura spagnola si annovera anche la chiusura dei siti web del quotidiano in lingua basca. La presenza di Egunero dimostra la sensibilità sociale esistente nei Paesi Baschi, Già nel luglio del 1998 poche ore dopo la chiusra di Egin fece la sua comparsa Euskadi Informacion che per 198 giorni riuscirà a colmare, in parte, il vuoto lasciato dal quotidiano della sinistra basca che al momento della chiusra contava con 45.000 copie vendute ed era il secondo quotidiano più letto nei Paesi Baschi. Contemporaneamente all’ uscità di Euskadi Information prese il via una campagna per la raccolta di fondi per la creazione di un nuovo quotidiano. In cinque mesi 11. 000 soci sottoscrissero azioni per un mlione di vecchie lire permettendo in questo modo la nascita, nel gennaio, del 1999 di Gara l’attuale quotidiano della sinistra basca. La chiusura del quotidiano Egunkaria avviene in un momento di crisi manifesta del Governo del PP. Le proteste di massa contro la gestione del diastrso ecologico del Prestige, (domenica prossima si terra una manifestazione a Madrid con lo slogan “Nunca mais” (Mai più), la posizione di Aznar favorevole alla guerra in Iraq, che ha provocato enormi manifestazioni per la pace in tutta la Spagna il 15 febbario scorso, testimoniano di una caduta di consensi che si è ormai fatta palese. Proprio per questo sul tema basco Aznar vuole giocare la sue carte unicamente repressive che fino ad ora in Spagna, ma non nei Paesi Baschi, gli avevano dato un tornaconto elettorale. Esistono poi una serie di coincidenze tra la la chiusra di Egunkaria ed Egin. Infatti nel luglio del 1998 le forze politiche di ambito basco erano immerse in una dialogo serrato che nel settembre del 1998 porterà alla firma della accordo di Lizarra Garazi e alla sucesiva tregua di ETA. Adesso pur presentando una situazione politica frammentata provocata in gran parte dalla rottura della tregua di ETA e dalla linea politica del PNV che ha di fatto rinnegato gli accordi di Lizarra Garazi rinnovando un proposta autonomista definita adesso come “libera associazione”, la realtà politica basca mostra segnali di una rinnovata volontà di trovare consenso attorno ad un progetto politico che rivendichi autodeterminazione e un modello sociale progressista. La nascita di una una nuova proposta politica per la sinistra indipendetista denominata Autodetrminaziorako Bilgunea e l’accordo tra la maggioranza sindcale basca ELA, LAB ed ESK per una politica comune sulla contrattazione collettiva che contrasti la politica consociativista di UGT e CCOO, testimoniano come le fratture causate dalla crisi dell accordo di Lizarra Garazi incomiciano ad essere ricucite. Ovviamente gli ostacoli sono ancora molti. Ma indubbiamente gli attacchi del Governo di José Maria Aznar contro la sinistra basca ma anche contro le istituzione autonome basche, che hanno come obiettivo prioritario, a breve termine, impedire la presentazione delle liste rappresentanti la sinistra basca alle prossime elezioni municipali del maggio 2003, impongono una necessaria opera di mediazione tra le diverse anime del movimento di sinistra basco. Per questo le adesioni alla manifestazione di sabato prossimo a San Sebastian per protestare contro la chiusura di Egunkaria stanno assumendo un significato politico importante perché potrebbero riportare in piazza assieme per la prima volta dalla rottura della tregua di ETA, le forze politiche e sociali che hanno sottoscritto l’accordo di Lizarra Garazi.

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