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Disobbedienti, il cui numero e' salito ad un centinaio, si sono seduti per terra per circa 20 minuti all' ingresso della sala transiti del molo europeo, molo B, circondati da decine di agenti della polizia, guardia di finanza e carabinieri, che hanno formato un cordone per evitare ulteriori incursioni in altri settori. Il varco d'ingresso ai passeggeri e' stato chiuso e nessuno e' potuto entrare. I pacifisti hanno continuato a scandire slogan come 'Pace subito', 'Stop the war'. Tranne un momento iniziale di nervosismo, tutto e' rimasto sotto controllo. ''A ridosso dell'abitato di Fiumicino, in questo scalo civile, continuano ad atterrare aerei, a volte con compagnie Usa, con truppe e materiale bellico mettendo a rischio l' incolumita' di residenti e lavoratori - ha detto uno dei leader dei Disobbedienti, Guido Lutrario -. Dobbiamo fermare tutto questo. Basta a tutto questo. Gli aerei della morte devono fermarsi immediatamente''. Altri dimostranti hanno detto che ''tutto questo non fa altro che aumentare il pericolo di attentati e ritorsioni''. Secondo quanto si e' appreso, alcuni responsabili del blitz sono tra gli stessi di quelli che lo hanno compiuto nei giorni scorsi all'interno dello scalo militare di Ciampino. Sono presenti, in vesti di mediatori, anche i parlamentari Paolo Cento (''Chiediamo un incontro al Direttore dell' aeroporto per chiedere la sospensione dei voli della guerra a Fiumicino''), e Mauro Bulgarelli, dei Verdi, e Giovanni Russo Spena, di Prc. Terminato il sit in, alle 11.35 i manifestanti hanno ripreso a sfilare all'interno dell'aerostazione partenze.