da rainews, il cazziatone del Papa a Berluska
La giornata si concluse con il solito, secco comunicato del portavoce vaticano Navarro Valls. Poche righe per raccontare il pranzo del 4 marzo: a tavola Giovanni Paolo II e il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. Ma ora, quasi un mese dopo, Europa, quotidiano di area Margherita, rivela: il Papa alzò la voce con il premier parlando della guerra in Iraq. E a Blair non andò meglio.
"L'anatema del Papa, che Berlusconi ha già sentito" è il titolo del retroscena pubblicato in prima pagina oggi sul quotidiano diretto da Rino Rizzo Nervo, dopo la condanna durissima del Papa pronunciata prima domenica e poi nuovamente ieri contro chi muovendo guerra "si assume una grave responsabilità davanti a Dio, alla sua coscienza e alla storia'.
"Il quarto incontro tra Berlusconi e il Papa viene ancora raccontato apertamente in Vaticano con dovizia di particolari", si legge nel lungo articolo, che cita come fonti "due porporati di provata prudenza". "Il primo a ricevere una lavata di capo sarebbe stato Tony Blair" nella visita del 22 febbraio, scrive Europa: "Per nulla impressionato dai buoni propositi che gli erano stati espressi, Giovanni Paolo II ha redarguito Blair con parole e gesti al limite dell'incidente diplomatico".
"In Vaticano avevano appena finito di tirare un sospiro di sollievo -prosegue- quando il 4 marzo, forte anche della sua ritrovata gestualità, Giovanni Paolo II ha somministrato a Silvio Berlusconi uno shampoo che le nostre fonti non esitano a definire di rara forza: la voce che si inalbera, il dito puntato, il pugno sbattuto. La colazione in Vaticano (alla vigilia della giornata di digiuno e di preghiera) - conclude il giornale - è sicuramente andata di traverso al presidente del Consiglio italiano".
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