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http://italy.indymedia.org/news/2003/03/219355.php Invia anche i commenti.

Milano: altra credibile ricostruzione della notte al San Paolo
by trovata!!!! Friday, Mar. 21, 2003 at 2:31 PM mail:

La trovate su Radio Capital: http://www.capital.it/capital/scandali.jsp?idCategory=4120&idContent=348932*

Notte di coltelli... e manganelli
Cosa è accaduto dopo la morte di Davide Cesari?

19 marzo 2003 - Da qualche tempo a questa parte in Italia i frequentatori dei centri sociali vengono coinvolti nei fatti di cronaca.
Ma quando Ci sono di mezzo i ragazzi dei centri sociali, sui fatti di cronaca non si capisce più niente!
A seconda della simpatia o dell’antipatia che si ha per quel mondo, si racconta una versione dei fatti diversa...

Vi piacciono i centri sociali?
Vi fanno antipatia?
A noi non interessa!

Noi oggi vogliamo semplicemente ricostruire un fatto di cronaca, partendo da quello che è successo nella notte tra il 16 e il 17 marzo.

Siamo a Milano...in Via Brioschi (zona Navigli)
sono le 23 e 30...

...tre neofascisti, un uomo e i suoi due figli, con un coltello per uno, aggrediscono 4 giovani frequentatori del centro sociale O.R.So., area sinistra antagonista...

...un ragazzo, Davide Cesari 26 anni viene ucciso a coltellate, altri due vengono feriti gravemente.
Questo è il fatto di cronaca...
...più o meno accertato

La parte misteriosa della notte comincia dopo.
Davide Cesare viene portato all’Ospedale San Paolo, dove arriva......già morto!

Dopo che la notizia della sua morte viene diffusa
scoppia l’inferno!
Tra gli amici del giovane ucciso e la Polizia avvengono violentissimi scontri con decine di feriti da entrambe le parti.

Come mai?
Cosa è successo?

Prima di farvi sentire i testimoni
ecco la versione di Enzo Boncoraglio, questore di Milano.

LA DICHIARAZIONE

Boncoraglio sottolinea come i giovani dei centri sociali, quasi un centinaio, una volta diffusasi in un rapido tam-tam la notizia della morte di Davide, siano accorsi al San Paolo:
''A quel punto - dice Boncoraglio - e' stato necessario far intervenire tutto il personale che avevamo a disposizione. Ma, ripeto, solo per arginarli!''
Non eravamo li' per difendere la fortezza...
Ed ecco la viva voce del questore: "Comprendiamo evidentemente lo stato d’animo e il dolore, ma non potevamo consentire che costoro portassero via la salma..."

La salma?

Secondo la questura cento giovani dei centri sociali si sarebbero radunati fuori dall’ospedale per rapire la salma del ragazzo ucciso!
La polizia si sarebbe opposta...e da qui gli scontri


Ma è andata così?

Parla un medico in turno all’ospedale, il chirurgo De Monti.

“Nessuno ha mai chiesto di portare via il corpo del defunto,
nessuno si è avvicinato alla camera che abbiamo allestito con il corpo del defunto, nessuno ha mai avuto nessuna di queste intenzioni”.

Parla anche un altro medico, testimone oculare.

“Gli infermieri mi hanno detto che nessuno dei ragazzi gli ha parlato di rimuovere e portare via il cadavere del loro amico.”

Dunque...non ci risulta che i ragazzi volessero prendere la salma!

Allora che è successo?

Ecco cosa ci dice chiara una delle ragazze pestate dalla polizia: “Noi abbiamo capito che il nostro amico era morto. Quindi urla di disperazione da parte dei presenti, in quel momento c’erano una decina di persone, non di più, però erano già presenti diverse macchine di Carabinieri e Polizia, ai quali veniva chiesto dai presenti semplicemente di allontanarsi, di cercare di avere un pochino di rispetto per quello che stava capitando in quel momento.
Da parte loro abbiamo avuto provocazione, abbiamo avuto sfottò, sembrava quasi che la cosa gli facesse piacere e questo naturalmente ha creato un innalzamento della tensione e i toni, anche da parte nostra, sono diventati più nervosi”

Un medico, che ha assistito a parte degli scontri e che ha raccolto le testimonianza degli infermieri su ciò che è successo fuori ,conferma tutto: “Ovviamente i ragazzi che erano in attesa di essere raggiunti dal grosso del gruppo erano disperati e furibondi per quello che era accaduto.
Sono stati provocati, hanno risposto alla provocazione ed essendo in superiorità numerica hanno sopraffatto il nucleo della Polizia. Questi Poliziotti hanno chiamato i rinforzi.
La Polizia, e questo l’ho visto con i miei occhi, era presente in assetto anti-sommossa completo, con abbigliamento, casco, scudo e sfollagente”.

E poi che succede?

Ancora la ragazza pestata: “Mi sono trovata addosso tre o quattro non so se erano Carabinieri o Poliziotti. Io ero a terra, loro mi davano continuamente manganellate su tutto il corpo e soprattutto sulla testa. Qualcuno di loro che diceva: ‘E’ una donna! E’ una donna! Mettiamola qua’, ma gli altri andavano avanti senza preoccuparsene.
Dopo di che mi hanno ammanettato, mi hanno caricato in macchina e mi hanno tenuto lì."

"C’è stata poi una seconda carica, una seconda caccia all’uomo dove Poliziotti e Carabinieri sono rientrati, sono andati a prendersi alcune persone, le hanno caricate in macchina e lì le hanno rovinate di botte”.

Vabbè...
ma lei è di parte!

Sentiamo all’ora Gianfranco Pugli, un dipendente ospedaliero e sindacalista dell’USIS (Unione Sindacale Italiana Sanità)

“Ho avuto a che fare con due ragazzi, ragazzi che sono stati distrutti dentro una volante.
Perdevano così tanto sangue che gli hanno tolto le manette (…) e gli hanno detto ‘Andatevene’.
Questi sono "andati", nel senso che si sono accasciati lì.
Li hanno portati dentro il Pronto Soccorso. Un macello…
Cioè, vedere la sala intrisa di sangue…non solo…le pedate di sangue per terra…sul muro…”

ECCO IL MEDICO CHE HA CURATO POLIZIOTTI E RAGAZZI...

“C’erano ragazzi nell’astanteria che pur essendo, in tutta evidenza inermi, incapaci di offendere, ragazzine anche di statura modesta: sono stati percossi violentemente.
Uno l’ho trattenuto perché una manganellata
gli ha spappolato letteralmente le ossa nasali"
"Non c’era ragione di picchiare in quale modo dei ragazzi che non stavano facendo, in quel momento, assolutamente nulla se non fuggire davanti alla Polizia che li inseguiva”.

La violenza non ci piace.
Anche quando viene dai centri sociali.

LA DOMANDA E':

Ma alla Polizia di Stato la violenza piace?

Ammettiamo che i ragazzi fuori dall’ospedale andassero come dice il questore arginati.

Ma cosa vuol dire "arginare"?
Vuol dire "inseguire"?
"Bastonare"?
"Picchiare a sangue?"


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