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In contatto con Baghdad (11)
by robdinz Saturday, Mar. 22, 2003 at 12:00 PM mail:

Ripristinato contatto telefonico

Ripristinato contatto telefonico con hotel "Andalus" di Baghdad. Impossibile comunicare con hotel "Zahrat Al Khaledj".

Poche notizie, dato che i bombardamanti si sono susseguiti per tutta la notte fino alle 7.00 di questa mattina ora italiana, impedendo a chiunque di poter uscire per la città per capire cosa fosse accaduto.

La città continua a bruciare, con più insistenza nella periferia est (rispetto al punto di osservazione dell'hotel "Andalus").

Certamente colpiti dei depositi di carburante (lo si capisce dal forte odore di carburante che l'incendio sprigiona) che appestano l'aria.

Colpito anche un magazzino di olio d'oliva dove erano conservate tonnellate di olive, lattine e bottiglie di vetro.

Feriti ricoverati negli ospedali dovrebbero essere circa 500.

Vittime: impossibile una "contabilità". Le cifre dei feriti si riferiscono a quanti sono passati e registrati negli ospedali. Per le vittime, certamente nessuno le ha portate negli ospedali, la città è come paralizzata, a guardare le macerie fumanti del centro della capitale si capisce a colpo d'occhio che dovrebbero essere molte, dal momento che visibilmente risultano colpite molte abitazioni civili, palazzine in pietra e mattoni di 2/6 piani.
Non essendoci rifugi per i civili, tutta la popolazione è rifugiata nelle case. Se le case sono bombardate se ne deduce con buona approssimazione che lì ci dovrebbero essere molte vittime.
Non c'è personale della croce rossa, non vi sono osservatori "indipendenti", non c'è personale di organizzazioni umanitarie in grado di "controinformare" sul numero delle vittime.
Questo si potrà fare solo dopo una intera giornata di stop ai bombardamenti. Perchè fino as allora la gente rimane chiusa nei luoghi che si è scelta. Una popolazione terrorizzata.

C'è animazione di soldati per le strade che sembrano però impegnati ancora una volta a fermare giornalisti ed operatori dell'informazione indipendnenti.

La tv irachena, tra un documentario e l'altro, smentisce ogni informazione anglo-mericana. Ma con una tale decisione che risulta non credibilisima.
Continua a circolare la voce che gli iracheni abbiano fatto moltissimi prigionieri Usa ed inglesi. Ma, ripeto, mi riferiscono che è solo una voce.

La città curiosamente risulta ancora illuminata come nella notte: lampioni stradali e qualche monumento.

A dopo


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