Terry Lloyd era corrispondente di "Itv news" da venti anni Il cameraman che era con lui accusa: "Colpito dai tanks alleati". Ora si teme per gli altri due della troupe che non danno notizie.

Terry Lloyd conosceva bene l'Iraq. Il corrisponendete della Itv news era stato il primo a denunciare al mondo l'attacco "chimico" al Kurdistan del 1988, quando Saddam usņ i gas per massacrare i curdi. Ma la guerra lo ha ucciso lo stesso. Colpito a morte, dice il cameraman che era con lui, dal fuoco "amico" delle truppe angloamericane.

La troupe della televisione inglese era stata data per dispersa ieri, nel sud dell'Iraq, in quella zona tra la penisola di al Faw e la cittą di Bassora che da giorni č teatro di violenti combattimenti. Oggi č arrivata la triste conferma della sua morte. "Abbiamo ricevuto prove sufficienti - si legge in una nota dell'Itv - per ritenere che il nostro corrispondente sia stato ucciso ieri sul fronte meridionale della guerra".

Secondo l'emittente il cadavere di Lloyd sarebbe all'ospedale di Bassora, "ancora sotto il controllo degli iracheni", mentre non ci sono notizie di altri due componenti della sua squadra, Fred Nerac e l'interprete Hussein Osman, che risultano ancora dispersi. Il timore č che tutti siano rimasti uccisi dopo essersi trovati in mezzo a uno scontro a fuoco tra l'esercito iracheno e gli alleati. Forse uccisi proprio dal fuoco di questi ultimi.

A testimoniarlo c'č infatti il racconto di Daniel Demoustier, un operatore che viaggiava a bordo di un'altra auto ed č rimasto solo ferito. Una volta giunto in Kuwait, e dopo aver dato l'allarme, Demoustier ha detto di essere sicuro che il suo collega č caduto non sotto i colpi degli iracheni, ma per le sventagliate partite da blindati della coalizione.

Secondo l'operatore sopravvissuto, la troupe della Itn si stava spostando a bordo di due jeep, quando all' improvviso hanno visto di fronte a loro un gruppo di soldati iracheni che, secondo il cameraman, sembravano volersi arrendere alle unitą angloamericane che procedevano lungo la stessa strada. Allora i giornalisti e gli operatori, non volendo restare troppo vicini a possibili bersagli, hanno deciso di tornare indietro, ma mentre le due auto erano impegnate in questa manovra, che li metteva sulla linea di tiro degli alleati, i tanks hanno cominciato a sparare con armi pesanti.

"I proiettili colpivano la jeep - ha raccontato Demoustier -, i vetri sono saltati, la carrozzeria si č accorciata, gli iracheni sono tutti morti". Lui si č salvato uscendo dalla jeep e gettandosi in un fossato. Ma per Terry Lloyd, e forse per gli altri due, non c'č stato nulla da fare.

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