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Noi lavoratori della Brukman abbiamo subito un duro attacco da parte della giustizia, del governo e dell'associazione datori di lavoro. In un brutale operativo di polizia, con più di 250 effettivi, carri di assalto, pompieri e fanteria, è stata sgomberata la nostra fabbrica. I compagni che erano di guardia sono stati cacciati dalla polizia, e gli effettivi si sono impadroniti della nostra fonte di lavoro. Ripudiamo quest'ordinanza di sgombero, contrastandola in quanto illegittima e illegale. La Camera di Appello -che secondo le prime notizie è formata da giudici della dittatura- dopo aver annullato la disposizione del giudice Juan Velázquez, che aveva sostenuto l'impossibilità di dichiarare l'atto di appropriazione indebita, dichiarando non luogo a procedere, ha incaricato il giudice Rimondi di una nuova perquisizione con sgombero. Durante questo anno e mezzo di occupazione e produzione sotto controllo operaio, noi lavoratori abbiamo dimostrato di essere gli unici interessati a sostenere la fonte di lavoro che i padroni avevano abbandonato. Ci siamo fatti carico della fabbrica, l'abbiamo rimessa in produzione, con uno stipendio degno per tutti durante questi mesi, reincorporando anche lavoratori licenziati dai proprietari. Questo ci ha portato a contare sull'immensa solidarietà della gente della capitale e soprattutto del movimento delle assemblee popolari, dei sindacati e di altre organizzazioni di lavoratori occupati e disoccupati. Chiamiamo tutti i compagni lavoratori, occupati e disoccupati, asambleas, studenti, cittadini, partiti politici, movimenti piqueteros, organizzazioni per i diritti umani e organizzazioni sociali, a continuare a concentrarsi davanti all'entrata della nostra fabbrica. Fin dal primo momento, circa cento compagni sono arrivati qui, ora siamo quasi un migliaio a difendere la Brukman e qui resteremo fino a che non l'avremo recuperata. Manterremo una vigilia permanente fino alla rioccupazione e convochiamo un primo incontro per oggi alle 11.00, sulla porta d'entrata della nostra fabbrica, con organizzazioni, deputati e compagni che si sono accerchiati con noi Più vivo che mai deve essere oggi il motto "Toccano uno, toccano tutti"
Lavoratori e lavoratrici della Brukman.
Venerdì 18 Aprile at 01:20 AM
http://argentina.indymedia.org/news/2003/04/99794.php _________________________________________________
Per inviare solidarietà ai lavoratori della Brukman: prensabrukman2@yahoo.com.ar INDYMEDIA - Argentina: imc-argentina@lists.indymedia.org
Per inviare messaggi di repudio allo sgombero e all'intimidazione della polizia scrivere a: Presidencia de la Nación: presidencia@presidencia.net.ar Ministerio del Interior: secretariaprivada@mininterior.gov.ar
NO AL DESALOJO DE BRUKMAN
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