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commenti all'articolo di perini
by Stanislao Moulinski Tuesday, Apr. 29, 2003 at 11:25 PM mail:

commenti all'articolo di perini

Ho letto l'intervento di Fulvio Perini sul Manifesto del 04/04/03. La prima impressione è stata <<cita molte cose e non dice un cazzo>>. Beh, era sbagliata. E' giusto chiedersi perché. Ovvero, perché il nostro parla per allusioni ad un qualche nemico invisibile? Ancora un saggio di prosa picista-stalinota, tipo "vigilanza compagni". Ma vigilanza da chi? Mai che te lo dicessero.
Intanto, decodifichiamo le allusioni. Il Primo Maggio del '99 a Torino ci furono scontri (pudicamente: gravi momenti di tensione) che ebbero inizio allorché le forze dell'ordine, il servizio d'ordine della CGIL e quello del PdCI (i simili si attraggono) "reagirono" al fatto che lo spezzone "antagonista" ("autonomi" ed altri) avesse aperto uno striscione che diceva solo <<vergogna>>.
Vergogna a chi? Ai DS ed ai cossuttiani che bombardavano Belgrado, in primo luogo, ma anche al sindacato di cui il nostro fa degnamente parte, che si esercitava in miserevoli acrobazie terminologiche pur di non sconfessarli.
Qualcuno lanciò una molotov alla Camera del Lavoro (non identificato) e qualcun altro (identificato: le forze dell'ordine) demolì il centro sociale Askatasuna. Gli zaini zeppi di molotov non li vide nessuno, tranne i suddetti tutori dell'ordine; data la durezza delle cariche, se ci fossero state, le si sarebbe viste.
Questa la decodificazione delle allusioni.
Segue una serie di amletici dubbi (risolti infine dall'opzione "ferma ma pacifista"): se il Primo Maggio del 2003 sarà o meno funestato dai "facinorosi"; se la CGIL debba o meno dotarsi, per l'occasione, di un servizio d'ordine; come si possano escludere i suddetti facinorosi dalla piazza…
Almeno uno glielo posso gentilmente risolvere; la CGIL non ha bisogno di dotarsi di un servizio d'ordine, ce l'ha sempre avuto, "selettivamente" efficiente (che io ricordi, non ha mai protetto un corteo dalle forze dell'ordine ma ha sempre protetto i Marcenaro di turno dalle contestazioni, con opportuno uso di tizi nerboruti e scudi di plexigas).
Tutto ciò Perini lo scrive per cosa? A mio modo di vedere, per separare i "buoni" dai "cattivi", in quanto tali, violenti e dediti ad un solitario gioco di guerra con le forze dell'ordine.
Come sempre, chi pone la pregiudiziale pacifista, lo fa per impedire una dialettica nel corteo e nella piazza; si tratta di tenere i "suoi" separati dagli "altri" e dalle loro eventuali buone ragioni. Anche dopo il Primo Maggio del '99 si parlò dei violenti da isolare; come se lo scontro fosse piovuto dal cielo, non avesse né premesse né motivi. Allora questo servì a non parlare di una guerra di cui non si doveva parlare. E adesso?
Adesso servirà a prefigurare un bel corteo diviso in due parti: davanti la CGIL con amici e sodali (questa volta hanno la coscienza a posto: hanno indetto ben 2 ore di sciopero contro la guerra!), dietro, ben circondati da spessi cordoni di sbirri nervosi e impasticcati, i facinorosi.
Della realizzazione di questo bel sogno si occuperà la Questura…. Loro sanno come si fa.

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