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L'autopsia di Giuliani
by kalvanoAnd Saturday, Nov. 10, 2001 at 11:09 AM mail:

Una domanda: premetto che di medicina ne so poco e niente, ma se un Defender travolge un corpo, anche se quasi esanime, può provocare solo "...ecchimoso e arrossamenti cutanei ma non lesioni ossee..."!!! Se qualcuno può, che me lo spieghi! tnx

Resi noti i risultati dell'esame medicolegale: la morte del giovane è stata istantanea
L'autopsia di Giuliani metadone nel sangue


Le analisi tossicologiche hanno rilevato tracce di metadone nel sangue di Carlo Giuliani, il 23enne ucciso dal carabiniere Mario Placanica venerdì 20 luglio in piazza Alimonda, durante gli scontri dei G8. Secondo l'autopsia eseguita dai due periti dell'istituto di medicina legale dell'ospedale San Martino, il direttore Marcello Canale e il professor Marco Salvi, Giuliani è morto per un proiettile che da sotto l'orbita oculare sinistra gli ha trapassato il cranio distruggendo il cervello. Questo particolare scagiona l'autista della jeep dei carabinieri, che quando Giuliani cadde a terra gli passò sopra. Gli esami autopici hanno evidenziato come non ci sia relazione fra la morte di Giuliani e il fatto che la camionetta dei carabinieri lo abbia investito: gli ha provocato ecchimosi e arrossamenti cutanei ma non lesioni ossee. Se la posizione dell'autista della jeep sarà probabilmente archiviata, l'accusa per Placanica resta di omicidio volontario, che solo a conclusione delle indagini preliminari potrebbe essere derubricata in eccesso colposo di legittima difesa.
Sono invece di una certa gravità, sempre secondo la perizia medicolegale, le ferite riportate dai tre militari che si trovavano a bordo della Land Rover, giudicate guaribili in 30 giorni. In particolare è stata riscontrata una lesione alla schiena di un carabiniere provocata dalla trave usata da Massimiliano Monai, uno degli assalitori della camionetta.
Martedì i giudici della Procura che si interessano delle indagini penali sui G8 si sono riuniti a porte chiuse. Insieme al procuratore capo Francesco Meloni, hanno partecipato al vertice i due procuratori aggiunti Francesco Lalla e Mario Morisani e i vari sostituti procuratori applicati nei vari filoni di inchiesta.
La riunione tra i magistrati, durante la quale sono state udite voci concitate, è stata convocata per discutere le difficoltà procedurali sulle rogatorie internazionali e per decidere il nuovo calendario degli interrogatori dei dirigenti e funzionari di polizia indagati per il blitz alla scuola DiazPertini. Per sveltire le procedure internazionali è stato chiesto l'intervento di Eurojust, l'organismo europeo di cui fa parte per l'Italia Giancarlo Caselli.
La procura intende dare avvio ad un «data base» che illustri in modo organico i vari episodi, i luoghi e i tempi delle manifestazioni e gli spostamenti dei manifestanti. Tutti i dati, le foto, le immagini in possesso delle forze dell'ordine saranno via via catalogati dai vigili di palazzo di giustizia. Entro novembre saranno completati gli interrogatori delle presunte parti lese (ancora una trentina), che hanno denunciato violenze alla caserma di Bolzaneto.

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