Indymedia Italia


Indirizzo mittente:
Indirizzo destinatario:
Oggetto:
Breve commento per introdurre l'articolo nella mail:


http://italy.indymedia.org/news/2003/05/290997.php Invia anche i commenti.

Losanna G8 programma e modalità d'azione
by Comitato vodese antiG8/G21 Friday, May. 23, 2003 at 11:57 AM mail:

programma delle manfistazioni a Losanna e modalità di queste. Chiediamo a coloro che vengono a losanna di attenersi a principi qui esposti che sono stati discussi e adottati democraticamente in assemble pubbliche.

Programma delle mobilitazioni a Losanna

Manifestazioni a Losanna
giovedi 29 marzo si da il malvenuto al G8/21. Partenza alle 18.00 davanti alla piscina di Bellerive (Sotto la Place de Milan). Seguiranno concerti in centro con possibilità di ristoro.

Sabato 31 maggio, 21.30, Fuochi al lago nella zona di Vidy concerti e festa popolare (consultare il sito http://www.anti-g8.org per le indicazioni precise)

Domenica 1 giugno manifestazione di messa in quarantena della zona di sicurezza. Ore 15,00 Place de Milan (quartiere sotto la stazione). Seguiranno concerti con possibilità di ristoro.

Per queste manifestazioni il comitato vodese anti g8 ha elaborato democraticamente in assemblea questa piattaforma di azione che voremmo fosse seguita durante i giorni di mobilitazioni.


Dichiarazione del comitato vodese anti-G8/G21


Di fronte alla paranoia sulla sicurezza propagandata dai media e dalle autorità ci sembra utile far conoscere le nostre motivazioni e il modo in cui le azioni avranno luogo durante il vertice del G8/G21. Riprendiamo in linea di massima i principii della Carta del Forum Sociale Lemanico puntualizzando alcuni elemeti propri alla situazione di Losanna.

PREMESSA

Il nostro obbiettivo principale è semplice : opporsi alla tenuta del vertice, durante il quale i dirigenti dei paesi più potenti impongono, in modo assolutamente illegittimo, le loro politiche a tutti i popoli del pianeta. I membri del G8 cercano i particolare di propagandare il "libero scambio", politica immutata dal primo vertice nel 1975. Tale politica attuata dall'OMC e dal FMI, organismi controllati dalle stesse potenze, ha scatenato a livello mondiale una corsa al ribasso : pressioni sugli stipendi, disoccupazione, smantellamento dello stato sociale, disuguaglianze sempre crescenti, rovina ed espulsione di milioni di piccoli agricoltori/trici in tutto il mondo, strangolamento economico dei paesi del sud dal "debito" e privatizzazioni a tutto campo. Chi ci guadagna ? Evidentemente coloro che controllano gli scambi internazionali : i dirigenti delle multinazionali. I dirigenti del G8 servono i loro interessi e non quelli dei popoli, sia con la guerra economica sia con la guerra tout court. Queste politiche di razzia uccidono milioni di persone e sono un pericolo letale sia per le persone che per l'ecosistema. Il nostro movimento di resistenza mondiale corrisponde ad una minaccia anch'essa mondiale.

Manifestare tutti/e

La pratica ormai stabilita del movimento anti globalizzazione, che contribuisce alla sua crescita fenomenale, da Seattle in poi consiste nell'esprimere la resistaenza politica cercando di opporsi materialmente alla tenuta del vertice. Infatti, nel provare a bloccare o perlomeno ad ostacolare i vertici, le nostre proteste hanno dimostrato la loro forza, la loro determinazione e hanno ottenuto una credibilità e un effetto mobilitatore che può far fronte all'immensità dei problemi e al potere criminal contro il quale lottiamo. Queste azioni non solo hanno entusiasmato gli attivisti politici, hanno determinato una presa di coscienza molto più generale. Se alle manifestazioni partecipano ormai decine o centainaie di migliaia di persone significa che abbiamo in parte infranto il dominio del pensiero unico. I re sono nudi e cominciamo ad intravedere i legami tra le molteplici piaghe della nostra società. È quindi necessario che sia possibile per tutti/e, anche per chi non ha mai manifestato, di poter esprimere la propria rabbia e il proprio desiderio di creare un mondo diverso.

Modalità d'azione

Le nostre modalità d'azione sono la conseguenza di queste considerazioni : il "muro della vergogna", i fuochi al lago, la messa in quarantena. gli spettacoli e i concerti, il villaggio e le manifestazioni saranno determinate e pacifiche. Ciononostante è possibile che alcune persone pensano ad un altro tipo di azioni durante il G8, in particolare di approfitarne per assaltare e danneggiare strutture che simboleggiano il potere capitalista in generale. Gli chiediamo di rinunciarvi.

Se è vero che alcune distruzioni materiali possono essere intese come un atto politico da un largo pubblico quando sono mirate e chiaramente spiegate (distruzione di piante trasgeniche per es.) distruzioni più o meno generalizzate durante il vertice servirebbero sopratutto a far passare i/le manifestanti/e tutti/e per "hooligans" e servirebbero inoltre ad occultare totalemente la volontà politica dei/delle manifestanti.

È evidente che la popolarità crescente del nostro movimento mette sempre più paura ai padroni del mondo. La loro risposta è anch'essa ovvia : una repressione sempre più violenta che toccò l'apice con gli spari di Göteborg e di Genova. Anche in Svizzera la polizia non ci ha pensato due volte a rompere gli accordi a Davos con lo scopo di impedire la manifestazione, ha volutamente provocato i/le manifestanti/e per istigare scontri violenti. La provocazione della polizia ginevrina alla stazione di Ginevra il 29 marzo scorso è un altro esempio di tale tattica. Con un uso sproporzionato della violenza i padroni del mondo tentano di impaurire la maggioranza del movimento e di spingere una minoranza sul terreno dello scontro fisico per poi reprimere l'insieme del movimento. Questo modo di operare delle autorità è in perfetta sintonia con la strategia della tensione che ha spaccato e criminalizzato gran parte dei movimenti nati dal 68. Non abbocchiamo ancora ! Non lasciamoci sistematicamente identificare con la violenza quando essa è appunto un prodotto del sistema. Il fatto, oggi stabilito, che le violenze e le distruzioni avvenute a Genova sono state programmate dalla polizia deve far riflettere. Tali azioni opportuniste facilitano l'occultamento del nostro messaggio e non corrispondono al nostro obbiettivo: opporsi al G8/G21 !

Di conseguenza ci opponiamo ad ogni danneggiamento a persone e beni. Chiamiamo tutti/e a rispettare e a far rispettare queste modalità decise in modo collettivo. In ogni caso, offriremo un servizio giuridico e sanitario a tutti/e i/le manifestanti.

Comitato vodese anti-G8/21

versione stampabile | invia ad un amico | aggiungi un commento | apri un dibattito sul forum

©opyright :: Independent Media Center .
Tutti i materiali presenti sul sito sono distribuiti sotto Creative Commons Attribution-ShareAlike 2.0.
All content is under Creative Commons Attribution-ShareAlike 2.0 .
.: Disclaimer :.