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Ultim'ora da Trapani
by TAZ laboratorio di comunicazione libertaria Friday, Jun. 20, 2003 at 6:42 PM mail:

Trapani, 20/06/2003 CPT "Vulpitta" e non solo.

La rivolta di questa mattina è stata sedata nello stesso modo di sempre.
A farne le spese, tre immigrati che sono stati medicati al pronto soccorso e poi prontamente ricondotti nel CPT.
Nessuno ha appiccato fuoco così come riportato da un'agenzia di stampa in un primo momento.
I novanta immigrati che erano stati portati al "Vulpitta" dopo lo sbarco di Mazara del Vallo sono stati trasferiti in Calabria.

La struttura che dovrà fungere da CPT nei prossimi mesi si trova nella frazione di Salinagrande a sette chilometri da Trapani.
In realtà si tratta di più edifici, non molto grandi, tutti di un piano o due. In origine, queste "case" erano destinate a un centro di accoglienza per ragazze madri: non se ne fece più nulla, e per qualche tempo si ipotizzò il loro utilizzo come Centro di Permanenza.
Oggi fervono i lavori per il completamento delle strutture ma, da quanto abbiamo potuto constatare, potrebbero andare per le lunghe nonostante gli annunci della Prefettura.
Infatti il prefetto Sodàno, spinto da pressioni da parte del Ministero degli Interni, ha fatto sapere che il CPT di Salinagrande sarà pronto quanto prima e che servirà ad affiancare il "Vulpitta" per tamponare l'attuale "emergenza sbarchi".
Difficile stabilire quanta gente può contenere questo agglomerato di case: sicuramente ben più del "Vulpitta".
L'isolato, cinto da un muro non troppo alto, si estende per un'area piuttosto vasta: tutt'attorno ci sono vigneti, villette e case private di vecchia e più recente costruzione.
Salinagrande è una frazioncina percorsa dalla Strada Provinciale 21. E' una frazione rurale circondata da terreni agricoli e dagli ultimi lembi delle saline di Trapani. Un posto sicuramente più isolato rispetto al "Vulpitta" (che si trova in pieno centro urbano), ma non del tutto lontano da "occhi indiscreti".

Se già il CPT "Vulpitta" rappresenta un'anomalia nel suo genere - dato che si tratta di una casa di riposo per anziani "adattata" a CPT e già teatro di una tragedia immane proprio per mancanza dei requisiti di sicurezza - ci chiediamo come si possa fare di un gruppo di casette (inizialmente destinate a giovani madri in difficoltà) una infame prigione per immigrati.
Chi di dovere dovrebbe essere in grado di rispondere alle domande di ieri, di oggi e di domani.

Coordinamento per la Pace - Trapani

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