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http://italy.indymedia.org/news/2003/09/364848.php Invia anche i commenti.

comunitaristi e nazistoidi: tutti al campo antimperialista!
by no-nazi Monday, Sep. 01, 2003 at 10:37 PM mail:

Per chi volesse seguire le avventure dei simpatici nazi-comunisti al Campo Antimperialista di Assisi. Se li conosci li eviti...

Nella sezione forum del sito "politica on-line"
http://www.politicaonline.net/forum/
c'è un simpatico forum dei comunitaristi.

Qui, oltre all'intramontabile leader dei comunitaristi/socialistiliberati, Maurizio Neri (se non lo sapete, spulciatevi qua chi è l'infamone
http://www.comune.bologna.it/iperbole/2agost80/sen01/pag00023.htm), imperano individui che "animano" anche il simpatico forum della "destra radicale" (sullo stesso sito).
E che si raccontano? Di quanto sono rivoluzionari e nazionalitari i "compagni" del Campo Antimperialista.

E non potevano esimersi di andare tutti ad Assisi ad assistere i dibattiti di "sua maestà" Thiriart/Preve e qualche giullare alla (Luis) Miguel Martinez...

Ecco qualche messaggio del forum: tutti al campo! tutti al campo!

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Politica OnLine Forum > Movimenti Politici > Comunismo e Nazionalitarismo > 10 euro per la resistenza irakena

AutoreDiscussione Bebèrt []
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10 euro per la resistenza irakena Post #1 di 4
AZIONE LEGITTIMA
«L'Iraq, liberato dalla tirannia, si avvia verso la pace e la ricostruzione. Un Iraq libero e democratico è fondamentale per la stabilità del Medio Oriente. Stiamo facendo progressi, lentamente, ma li stiamo facendo». Questo e' quanto affermava il Grande Criminale G.W. Bush, il 29 luglio scorso. Tre mesi prima, il 1 maggio, egli ebbe modo di dichiarare solennemente che --la guerra in Iraq era finita--. Mai pronostici furono più demagogici e campati per aria. A solo un mese dalla liquefazione del regime, a meta' maggio, la guerriglia portava i primi colpi alle forze d'occupazione angloamericane. Fino all'azione di guerra di oggi, 19 agosto, contro la sede ONU, sotto la quale ogni volta che siamo andati in Iraq, abbiamo dimostrato e protestato. Nessuno deve dimenticare le gravissime responsabiltà delle Nazioni Unite nella tragedia irachena. Nessuno deve dimenticare le sanzioni che l'ONU, ubbidendo agli USA, ha applicato all'Iraq, e che causarono centinaia di migliaia di vittime (stime ottimistiche) dopo il 1991. Non sazia dei crimini di cui si è macchiata, l'ONU, il 14 agosto scorso, tramite il suo cosiddetto Consiglio di Sicurezza, ha approvato la famigerata Risoluzione n. 1500, con la quale si riconosce come legittima l'autorita' del "Consiglio del Governo Iracheno", vale a dire del governo fantoccio installato dagli occupanti anglo-americani. In altre parole, dopo tante manfrine diplomatiche, l'ONU ha finito per dichiarare legale l'occupazione militare dell'Iraq e ha deciso di dar manforte "umanitariamente" agli angloamericani. A questo scopo è stata costitutita l'UNAMI (United Nations Assistance Mission in Iraq), coordinata dal defunto Sergio Vieira de Mello. Ne' va dimenticato che nello stesso palazzo preso di mira, accanto agli uffici ONU, c'erano quelli della Banca Mondiale e del Fondo Monetario (cosi come deciso dalla risoluzione n. 1500). Degno di nota che solo la Siria si e' opposta a questa risoluzione, mentre Francia, Germania, Russia e Cina, dopo mesi di tira e molla, non hanno detto una parola contro l'occupazione militare imperialista, decidendo di accodarsi agli USA, nella speranza di spartirsi il bottino.
Le ipocrite esecrazioni "antiterroriste" seguite all'azione offensiva della resistenza irachena, non inficiano la solare verita' per cui l'ONU, a maggior ragione dopo questa risoluzione scandalosa, è diventato un legittimo obbiettivo di guerra. La guerriglia in atto in Iraq, in quanto resistenza contro truppe d'occupazione e d'invasione, e' legittima. E' legittima, vogliamo ricordarlo, non solo eticamente e storicamente, ma anche in base alla stessa carta delle Nazioni Unite. Per questo la sinistra antimperialista non deve farsi intimidire dalla campagna che tenta di far passare la resistenza come "terrorismo", col solito spauracchio di Al Qaida. Non sono i partigiani iracheni a violare il diritto e la legalita' internazionali, ma gli occupanti e chi offre loro appoggio, anche se si fregiano dell'avallo dell'ONU.
Per ogni uomo libero che detesti la barbarie imperiale e imperialistica americana, la resistenza irachena e' una fiaccola di speranza, che va sostenuta con ogni mezzo, affinche' un giorno riesca a cacciare gli occupanti. In Iraq si svolge infatti una cruciale battaglia di liberta', democrazia e autodeterminazione, il cui esito avra' implicazioni non solo per i popoli del Medio Oriente, ma di tutto il mondo. In Iraq, e poi in Afganistan e in Palestina, si decide se l'Impero a stelle e striscie potra' costituirsi o naufragare, non nei salotti delle diplomazie capitalistiche euroatlantiche.

In questo contesto acquista maggior rilievo la campagna internazionale di appoggio alla guerriglia che il Campo lancerà ufficialmente ad Assisi (31/8 - 6/9), assieme ai compagni dell'Iraq, sotto lo slogan *10 euro per la resistenza irachena*.
Per informazioni e adesioni a questa campagna *DIECI EURO PER LA RESISTENZA* scrivi a: campoantimperialista@libero.it

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24-08-2003 12:41 L'Uomo Tigre []
is wrestling fixed?

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Post #2 di 4
Ciao, qualcuno va al campo?
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25-08-2003 14:05 ennerre []
Spirito Libero

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Post #3 di 4
Io il prox weekend !
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25-08-2003 15:40 pietro []
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Post #4 di 4
Tutti al Campo!
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