Accoltellati dai fascisti, picchiati dalla polizia: adesso anche denunciati.

Davide Cesare è morto sei mesi fa, accoltellato da un gruppetto di fascisti - padre e due figli - davanti al pub Tipota nel quartiere Ticinese di Milano. Morto dissanguato perchè i soccorsi non sono riusciti ad arrivare in tempo a salvarlo dalle tredici coltellate con cui era stato colpito, tra le quali una alla gola. Insieme a lui quella notte - tra il 16 e il 17 marzo scorso - c'erano tre amici del centro sociale Orso. Uno di loro, ora, a sei mesi di distanza, viene denunciato, insieme a un altro ragazzo, per resistenza a pubblico ufficiale.

Il denunciato era stato anche lui accoltellato dai fascisti in via Brioschi, e quando è riuscito a raggiungere l'ospedale San Paolo fu malmenato dalle forze dell'ordine che quella sera caricarono - come testimoniano gli stessi lavoratori del nosocomio - i ragazzi dei centri sociali che si trovavano al San Paolo per chiedere notizie degli aggrediti. Infermieri e medici hanno testimoniato anche davanti alle telecamere Rai che carabinieri e agenti malmenarono ragazzi e degenti persino dentro le stanze del Pronto soccorso e nel Dea, cioè l'ufficio accettazione. Picchiarono sulle ferite appena medicate, picchiarono ragazze terrorizzate, manganellarono chi protestava con le mani alzate, persino i genitori, persino i ricoverati che non c'entravano niente e erano venuti a curiosare o si trovavano lì per caso. Un video amatoriale, registrato da un abitante dei palazzi davanti al piazzale esterno dell'ospedale mostra gli agenti che si accaniscono sui ragazzi.

Nel filmato, trasmesso dal tg3, si vede un ragazzo a terra, fermo, preso a calci da due agenti in borghese. Quel ragazzo che ha denunciato le percosse subite è l'altro che oggi ha ricevuto la denuncia per resistenza a pubblico ufficiale.

Pochi giorni dopo i fatti del San Paolo undici ragazzi aggrediti denunciarono infatti le violenze delle forze dell'ordine, che gridavano ingiurie stile Bolzaneto: «comunisti , bastardi vi ammazzeremo tutti..», «Carlo è morto, uno di meno» ecc.

Nei giorni scorsi uno di questi undici, negli interrogatori in Procura, ha riconosciuto il carabiniere che gli ha sferrato un fendente con una mazza da baseball.

Ora a essere denunciati sono i ragazzi aggrediti. Perchè, come si affrettò a dire il questore il giorno dopo i fatti, quella notte 17 agenti riportarono ferite, alcune giudicate guaribili con una prognosi di sessanta giorni. Anche se di quelle botte subite dagli agenti non resta traccia né tra le testimonianze del personale dell'ospedale né nel filmato amatoriale.

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UNA PRECISAZIONE: I DENUNCIATI PER ORA SONO QUATTRO.