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http://italy.indymedia.org/news/2003/09/385421.php Invia anche i commenti.

Perquisita la cella di Marco Camenisch
by * Wednesday, Sep. 24, 2003 at 10:56 PM mail:

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Mercoledi, 17.settembre gli sbirri federali, sotto la guida della procura
federale ha perquisito la cella di Marco nel carcere di massima sicurezza
di Pfäffikon. Nello stesso tempo i "colleghi" italiani hanno fatto lo stesso
"lavoro" nelle due case italiane di Manuela, compagna e moglie di Marco.
Il computer, tutta la corrispondenza con il suo avvocato, la corrispondenza
politica, appunti, documenti, agende, numeri telefonici e le riviste etc.
sono stati sequestrati. L'Ordine di perquisizione e sequestro è partito da
Genova, cioè la Procura della Repubblica presso il tribunale Odinario di
Genova del 22.07.2003.
"danneggiamento, incendio intenzionale, esplosione, uso delittuoso di materie
esplosive o gas velenosi, danneggiamento di impianti elettrici, di opere
idrauliche e di opere di premunizione e organizzazione criminale ...."
I motivi vengono giustificati col fatto che a nelle province di Massa Carrara,
Lucca e Pisa esistono individui (che cattivi!!) che fanno attentati di "matrice
eco-terroristica" .... e naturalmente ci vuole il capo e questo sarebbe Marco
che li dirige dalla sua cella di Pfäffikon.
Quando gli sbirri federali al servizio di Berlusconi sono entrati in cella
lui li ha accolti con le parole: dovevate allzarvi più presto, vi aspettavo
prima!

E ha raggione lui, che sta bene ed è incazzato e sicuramente si farà sentire.
La campagna condotta da lui assieme alle compagne e compagni di tanti paesi
e continenti contro la tortura biancha, cioè l'isolamento, e contro il WEF
(World Economic Forum a Davos) e la guerra era un pieno successo politico
e concreto. Si è visto che la solidarietà è un'arma!
Era ovvio che la borghesia e i suoi servi non lo digeriscono facilmente.
E visto che barcolano nel buio, più buio non si puo, fanno quello che hanno
sempre fatto, cercano i capi nelle loro galere!
Questo mecchanismo è vecchio quanto lo scontro di classe, la lotta rivoluzionaria
e per questo è ancora più ovvio che l'esperienza fatta con la solidarietà
come arma è l'unica risposta giusta da darli!
Rilanciamo la campagna internazionale in solidarietà con un prigioniero rivoluzionario
che non ha mai smesso di lottare, di immischiarsi nei dibattiti rivoluzionari,
di far sentire la sua voce di solidarietà e di lotta politica, che unisce
nella lotta contro la controrivoluzione come nessun altro compagni anarchici,
comunisti, antiimperialisti e antifascisti.
La solidarietà è un'arma!

Sécrétariat international pour un Secours Rouge International

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