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Il nucleare non è il diavolo
by Tullio Regge (Stampa) Monday, Sep. 29, 2003 at 7:27 PM mail:

Torna il partito nucleare e il suo "revisionismo energetico".

IL blackout ha colpito l'Italia, a Roma un milione di fans della Notte Bianca si è trovato al buio tornando a casa. Immediatamente è cominciato lo scaricabarile Italia-Francia-Svizzera, un repeat di quanto è accaduto recentemente negli Usa. A quanto pare queste reti di distribuzione sono estremamente vulnerabili all'effetto domino, un incidente anche banale in un sito si propaga rapidamente in un vasto territorio. Se permangono le presenti condizioni il blackout è destinato a ripetersi e così pure lo scaricabarile. Purtroppo lo scaricabarile lascia fuori i veri responsabili, ossia i politici che si danno da fare per non risolvere il problema energetico che da anni assilla il nostro paese. Orde di ambientalisti hanno imposto la chiusura del nucleare senza proporre soluzioni alternative buttando al vento decine di miliardi di investimenti. Compriamo a caro prezzo energia nucleare dall'estero per circa il 15% del totale e siamo esposti ai blackout senza alcun miglioramento nelle condizioni di sicurezza. Una di queste centrali di costruzione russa opera vicino a Trieste, appena fuori dei confini.
Usiamo pure pannelli solari e il fotovoltaico là dove conviene e mandiamo avanti una politica di uso saggio dell'energia che eviti sprechi inutili. Rendiamoci conto che si tratta di provvedimenti utili che possono diminuire la nostra dipendenza dalle importazioni e alleviare l'impatto dei blackout ma non risolvono il problema di fondo.

Non è possibile al momento operare senza centrali di alta potenza, nulla vieta che in un futuro non troppo lontano si possa ristrutturare il sistema di produzione e di distribuzione in modo diverso e più sicuro ed efficiente, ma urgono provvedimenti immediati. Purtroppo chi sparge il terrore dell'effetto serra si dà da fare per chiudere le centrali nucleari che non emettono anidride carbonica.

Urge una programmazione energetica che usi un ventaglio di opzioni e non dipenda da una sola di esse. Il ricorso al nucleare non esclude il petrolio, il gas naturale o anche il carbone e offre una alternativa utile in una crisi. I pozzi di petrolio stanno esaurendosi e ben presto dovremo ricorrere ad altre fonti. Il blackout della Notte Bianca potrebbe ripetersi in forma anche peggiore con gravi danni all'economia. Diamoci da fare.

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