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Ai domiciliari i due arrestati dell'Eur
by A. Mantovani da Il Manifesto del 04.10.03 Wednesday, Oct. 08, 2003 at 12:01 PM mail:

Sugli scontri indagine del pool antiterrorismo. Polizia a caccia di volti nei video

Non li hanno trattati bene, i due ragazzi arrestati durante gli scontri di sabato scorso all'Eur. A G. T. (19 anni) e M. P. (33) il gip Colella ha concesso soltanto gli arresti domiciliari, accogliendo almeno in parte le richieste del pm Nunzia D'Elia che chiedeva di tenerli in carcere. G. è uscito da Regina Coeli ieri sera ed è già a casa ad Arezzo, sta bene ma ha il divieto di contatto con l'esterno (l'avvocato Francesco Romeo ne chiederà presto la revoca). M., invece, rimarrà fino a stamattina all'ospedale San Giacomo, dove è stato ricoverato per un trauma cranico e diverse microfratture al costato, poi tornerà a Reggio Emilia. Il provvedimento è piuttosto duro tenuto contro che i due, entrambi incensurati, sono accusati di resistenza, lesioni a pubblico ufficiale e porto d'arma impropria (G. un sasso, M. un bastone, ma entrambi negano). Secondo la pm avrebbero colpito due agenti del reparto mobile (ex celere) durantei brevi scontri davanti al palazzo congressi dell'Eur, subito dopo la carica contro i Disobbedienti. Un poliziotto, quello che accusa il giovanissimo aretino, ha avuto una frattura scomposta del quinto metacarpo della mano sinistra (30 giorni); l'altro un trauma cranico guaribile in 10 giorni. Niente di gravissimo, per fortuna. Gravi però, per la pm D'Elia, sono i fatti di sabato all'Eur.

E' questa la valutazione della procura di Roma, che si riflette anche nella scelta del procuratore Salvatore Vecchione di affidare l'inchiesta sul 4 ottobre a un sostituto del pool antiterrorismo, Salvatore Vitello. L'assegnazione è tutt'altro che automatica, in genere per i reati di piazza si procede altrimenti. Piuttosto criticato per gli scarsi risultati ottenuti in questi anni nella caccia ai terroristi, il pool diretto dal pm Franco Ionta avrà dunque modo di rifarsi con i no global. Sono 68 le denunce trasmesse dalla Digos di Roma, 32 per i fatti della mattina al quartiere San Paolo (incendio di un'agenzia di lavoro interinale) per i quali si ipotizza anche il grave reato di devastazione (pena minima anni otto); le altre per gli scontri del pomeriggio, quattro delle quali per la vicenda del camion dei Disobbedienti e dei Giovani comunisti sul quale la polizia ha ritrovato scudi mazze e bastoni.

E' questa la partita più seria, non tanto per i quattro quanto per coloro che potrebbero essere identificati nei filmati girati da un elicottero della polizia. Si parla apertamente di premeditazione degli scontri e di reati associativi. La polizia afferma di aver intercettato il tir dall'alto mentre venivano caricati e poi scaricati, nella zona della Laurentina, i bastoni, subito dopo la fine degli scontri. A quanto pare l'analisi dei video è ancora in corso. E nelle immagini dei disordini sarebbe stato identificato almeno uno dei tre manifestanti che hanno aggredito e picchiato un carabiniere in borghese rimasto isolato.

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