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COMUNICATO SUL PRESIDIO DI SABATO 25
by COMPAGNI/E DI MASSIMO Monday, Oct. 27, 2003 at 3:37 AM mail:

Sul presidio di sabato 25 ottobre a roma...

Sabato 25 ottobre è stato indetto sotto Regina Coeli un presidio in solidarietà con Massimo Leonardi, arrestato la settimana precedente in seguito ai fatti del corteo del 4 ottobre. Nelle prime ore del pomeriggio si è venuti a conoscenza del suo trasferimento al carcere di rebibbia. Si è deciso di mantenere l'appuntamento in precedenza dato, sia per essere visibili al centro della città che per permettere ai compagni/e di concentrarsi e spostarsi successivamente verso Rebibbia. I primi arrivati si sono trovati davanti un imponente schieramento di polizia e carabinieri, che da subito hanno manifestato la propria intenzione provocatoria e premeditatamente repressiva, chiudendoci sul ponte antistante e intimandoci di sciogliere il presidio. Dopo mezz'ora di magafonaggi, cori e striscioni in solidarietà con Massimo e con tutti i prigionieri si è deciso di muoversi verso la stazione metro di rebibbia per proseguire con un volantinaggio ed in seguito spostarsi verso il carcere. Allo stesso appuntamento si sono ovviamente presentate anche le forze dell'ordine. Dopo circa un'ora di presenza comunicativa nel piazzale di fronte alla metro, le circa 150 persone confluite decidono di avanzare verso il carcere. L'avanzata della sbirraglia non si è fatta attendere e dopo pochi minuti è partita una carica a freddo, che ci ha costretto a disperderci per il quartiere difendendoci con i mezzi a nostra disposizione e a subire per più di un'ora una vera e propria caccia al'uomo. Questa operazione ha portato al fermo ed al successivo arresto di 14 tra compagni e compagne , i primi trasferiti a Regina Coeli e le seconde a Rebibbia. Subiranno un processo per direttissima nella mattina di lunedì 27 ottobre al tribunale di piazzale Clodio, con l'accusa di manifestazione non autorizzata, resistenza e lesioni. Ciò che abbiamo vissuto sabato rientra nell'ondata repressiva che nell'ultimo mese ha colpito trasversalmente varie realtà antistituzionali ed anticapitaliste su scala nazionale. E' evidente l'intenzione di isolare ed accerchiare chi non accetta questa quotidianità liberticida di sfruttamento e mercificazione dell'esistenza. Ciò colpisce non solo i/le compagni/e ma tutti i proletari, gli sfruttati di questo mondo che ogni giorno vedono peggiorare le loro condizioni . L'accerchiamento che sabato abbiamo sperimentato fisicamente sulla nostra pelle, viaggia in parallelo con il processo di isolamento dal tessuto sociale di tutte quelle realtà ed individualità che continuano a praticare una conflittualità irrecuperabile a qualsiasi dinamica democratica e filo istituzionale.

SOLIDARIETA' CON TUTTI I PRIGIONIERI!
MASSIMO LIBERO!
LIBERI TUTTI/E!

I COMPAGNI E LE COMPAGNE DI MASSIMO

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