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intervista a Caruso sulla polemica Segio-BR
by michy Friday, Oct. 31, 2003 at 2:16 AM mail:

HO DETTO: AH CARUSO, E ADESSO RINNEGHI ANCHE IL MARXISMO? MI HA RISPOSTO: MICHE' E' CHIARO CHE MI RIFERIVO ALL'ORTODOSSIA, AL MARXISMO-LENINISMO DI STI' PAZZI SCATENATI. ALTRIMENTI BUTTIAMO IL BIMBO CON L'ACQUA SPORCA!

GIOVEDÌ, 30 OTTOBRE 2003
Il leader no global: sono nostalgici di un´epoca che non c´è più
Caruso: "Folli e isolati per loro non c´è posto nel Movimento"
ANAIS GINORI
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ROMA - Francesco Caruso, le Brigate Rosse sono dentro il movimento?
«Il movimento no global non esisteva quando hanno ucciso Massimo D´Antona».
Quando è stato ucciso Marco Biagi invece sì.
«Quelli che sparano sono dei folli. Nostalgici di un´epoca che non esiste più».
Ma come fate ad escludere che ci siano gruppi nel movimento, anche minoritari, che abbiano scelto la lotta armata?
«E´ semplice: per loro sarebbe pericoloso partecipare al nostro movimento».
Pericoloso?
«Noi agiamo a volto scoperto. La polizia ci conosce, siamo schedati, intercettati, controllati passo passo. Con noi un brigatista rischierebbe di compromettere la sua clandestinità».
Eppure l´ex militante di Prima Linea Sergio Segio sostiene che c´è un "terreno politico comune". Ad esempio la lotta per la casa o contro il lavoro interinale.
«In base a questa proprietà transitiva esiste un´unica grande associazione sovversiva che comprende anche la Cgil che come noi fa la battaglia sull´articolo 18 o i Verdi, con cui combattiamo gli inceneritori. Sarebbe come affermare che c´è una banda armata che va da Epifani a Bertinotti».
Altra accusa: il movimento è bacino di reclutamento dei brigatisti.
«Ma parliamo lingue diverse: il marxismo, il partitismo, l´avanguardia sono per noi categorie sconosciute. Con gli anni Settanta c´è stata una cesura storica irreversibile. I documenti delle Br non li leggo, li trovo noiosissimi».
La violenza politica è un´opzione per questo movimento?
«Noi pratichiamo la disobbedienza sociale che significa bloccare un treno che trasporta armi o l´ufficiale giudiziario che esegue lo sfratto di una signora anziana. Ripeto: chi spara è un pazzo e comunque le Br non esistono».
Come?
«Sono pochi folli isolati, pericolosissimi ma isolati. Li considero come i giapponesi sulle montagne che non sono stati avvertiti che la guerra è finita».
Tra i fermati però per c´è stato anche un Disobbediente di Roma. Alcuni centri sociali sono sotto indagine...
«Infatti le prime vittime di questa criminalizzazione siamo noi. Vengono ridotti gli spazi per l´opposizione sociale. E temo che di mezzo ci andrò anche io».
Perché?
«Il 6 novembre ho l´appello del Tribunale del Riesame di Catanzaro per l´accusa di associazione sovversiva. All´epoca fui scarcerato perché era chiaro che quella di Cosenza era un´inchiesta sulle idee. Ma in questo nuovo clima di veleni temo il peggio».
Segio ha proposto di aprire nel movimento un dibattito chiaro sulla violenza. Non sarebbe una soluzione per finire con le strumentalizzazioni politiche?
«I "vecchi maestri" pensino ai loro errori senza darci lezioni: così facendo ci danneggiano e basta. Loro sono rimasti fermi con le lancette del tempo. Noi siamo andati avanti. E siamo diversi».

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