....

E' la solita storia di ogni anno.
Poco prima della manifestazione del 28 dicembre (per l'anniversario del rogo in cui, nel 1999, morirono bruciati vivi 6 ragazzi tunisini) il Vulpitta di Trapani regolarmente chiude.
Una volta per disinfestazione, altre, come quest'anno, per ristrutturazione.
Per tutte le volte che hanno fatto ristrutturazioni a scopo di "umanizzazione" il Vulpitta dovrebbe orami somigliare all'Excelsior piuttosto che a quel lager che e'.
Anche quest'anno il Vulpitta i fara' trovare chiuso dagli attivisti che arriveranno da tutta Italia a urlare il loro dissenso contro l'esistenza di centri come quello.
Ancora ristrutturazione, ma questa volta per soddisfare le richieste delle forze dell'ordine.
La polizia ha infatti chiesto di non stare piu' a contetto coi migranti (...) che avranno cosi' solo rapporti con la cooperativa "insieme" di Castelvetrano che gestisce il centro in ragione di una convenzione stipulata con la prefettura locale.
Per esaudire i desideri della polizia, verra' costruito una sorta di corridoio tutti intorno al cpt (che considerato lo psazio limitato dovra' somigliare piu' a una galleria di una miniera che ad altro) dal quale, sulle loro j33p e con l'ausilio di telecamere, gli agenti potranno controllare che nessuno si faccia sedurre dal pensiero della liberta'.
Che sia ancora una volta una coincidenza la data di inizio dei lavori (fissata, pare per la settimana prossima)?