Molte parole sono già state spese in merito all’iniziativa lanciata dal Campo antimperialista per sabato 13 dicembre a Roma, a proposito delle quali non intendiamo dare seguito con ulteriori commenti e analisi. Riteniamo infatti più che sufficienti quelle già espresse dalle realtà di movimento che si sono impegnate nel fare emergere e sottolineare le pesanti ambiguità sulle quali la manifestazione a sostegno della resistenza irachena si sta costruendo.
SULLA MANIFESTAZIONE DEL 13 DICEMBRE A ROMA
Molte parole sono già state spese in merito all’iniziativa lanciata dal Campo antimperialista per sabato 13 dicembre a Roma, a proposito delle quali non intendiamo dare seguito con ulteriori commenti e analisi. Riteniamo infatti più che sufficienti quelle già espresse dalle realtà di movimento che si sono impegnate nel fare emergere e sottolineare le pesanti ambiguità sulle quali la manifestazione a sostegno della resistenza irachena si sta costruendo. Giunti a qualche giorno dalla scadenza suddetta, riteniamo che sia comunque doveroso fare un passo ulteriore, e cioè lanciare l’appello a tutti i compagni e le compagne e a tutte le realtà antifasciste e anticapitaliste non solo a non partecipare all’iniziativa del 13 dicembre, ma a deligittimarla politicamente e inquadrarla per quello che è. Il tentativo e le varie difese del Campo Antimperialista sono ridicole operazioni di marketing per un gruppuscolo che mira a dimostrare di essere quello che non è, o meglio ad essere quello che vorrebbe essere. Sostenere la resistenza irachena è legittimo per noi, e pensiamo che oggi questo sia un tema centrale nel movimento contro la guerra e nell’antimperialismo in genere: dare per assodato che un popolo sotto occupazione abbia tutti i diritti del mondo di insorgere in armi, di articolare la guerriglia e la resistenza sul suo territorio. Questo fa differenza, questa è la differenza dal dichiararsi solo moralmente contro la guerra e snobbare un fenomeno di popolo che seppur vada inquadrato nel giusto contesto, è legittimamente lotta da sostenere. L’altro è un terreno, per taluni definito scivoloso, per noi chiaro: quello dell’antifascismo non è un terreno su cui scivolare, quello del comunitarismo, del nazi maoismo, delle teorie terzaposizioniste sono terreni da debellare, senza dubbi di sorta, senza remore. Il fascino, che teorie antiamericaniste e antimperialiste suscitano in alcuni gruppi sono ridicoli sintomi di una confusione mascherata “dall’ortodossia M.L.” o trozkysta, che nulla ha a che vedere con l’immondizia culturale e politica del fascismo e dei suoi derivati. Riteniamo pertanto impensabile partecipare alla manifestazione del 13 dicembre a Roma, e auspichiamo che il boicottaggio del corteo vada ben oltre le parole scritte sui siti web. Dichiariamo con forza la nostra intolleranza sociale e politica ad ogni forma di fascismo mascherato, ad ogni forma e teoria che auspichi il superamento delle differenze, degli opposti estremismi e quant’altra balla sta dietro a talune teorizzazioni. Diffondiamo e organizziamo la solidarietà alla resistenza irachena e palestinese. SMASH FASCISM! FIGHT CAPITALISM!
Network Antagonista Piemontese Csa Murazzi Csoa Askatasuna
www.ecn.org/askatasuna
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