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Ad Arezzo Forza Nuova arginata dagli antifascisti
by Volta Sunday, Dec. 14, 2003 at 7:53 PM mail:

L'inaugurazione della federazione di Arezzo disturbata dall'azione antifascista.

IL CASOProibito comizio in piazza S.Jacopo. Protesta il segretario Fiore. Forum sociale proclama la giornata antifascista

Forza Nuova manifesta a metà

di Sergio Rossi
AREZZO — «Camerati, a noi». Ed è l’ultimo atto della manifestazione dei ‘boia chi molla’, la prima ad Arezzo almeno di questo livello. Un centinaio, forse un po’ meno, i partecipanti al raduno: non solo aretini, «stiamo aspettando i ragazzi di Lucca», dice in piazza Guido Monaco Lorenzo Franceschi, detto Ciclone, che di Forza Nuova è il responsabile provinciale insieme a Luciano Franci. Manifestazione travagliata e ridotta nelle dimensioni, senza il comizio finale in piazza San Jacopo il cui solo annuncio aveva fatto scandalizzare un vasto movimento di forze politiche e di persone, un ventaglio ampio che va dal centrodestra fino al forum sociale. Non c’è comizio perché lo probisce il questore, «in San Jacopo no», comunica ai responsabili il dottor Andrea Bufalo, «fatelo semmai al Prato». Né San Jacopo e né corteo, ma cos’è allora il gruppo dei manifestanti che da Guido Monaco sale per Corso Italia a quell’ora affollato come una scatola di sardine? Non ha il requisito tecnico del corteo, spiegano le forze dell’ordine, perché non ci sono striscioni srotolati e perché passa attraverso la folla. Al più è assimilabile a una sfilata di tifosi da stadio che sventolano bandiere per strada dopo la vittoria della loro squadra.
Nessun disordine, nessuna contromanifestazione. Solo bandiere e slogan a profusione. E’ Fini il bersaglio principale, lo chiamano Badoglio e inneggiano alla Repubblica Sociale «la nostra identità», ribadita più tardi al Prato in un circolo sacrale davanti alla statua del Petrarca, riverniciata di fresco dagli operai del Comune per coprire la protesta imbecille di chi pensa che sia antifascista imbrattare i monumenti con lo spray.
La giornata non manca di polemiche. Ed è il segretario nazionale di Forza Nuova Roberto Fiore ad attaccare, in un incontro con la stampa, la decisione di amputare la portata della manifestazione: «Un provvedimento immotivato — dice Fiore — e per nulla collegabile al comportamento di un movimento che mai ha innescato episodi di violenza. È assurdo che il divieto sia arrivato verbalmente alle 19 del giorno precedente, un fatto per me inedito. La questura è indietro di due anni: oggi facciamo i nostri comizi in ogni città e senza problemi, la settimana scorsa eravamo a Genova». Fiore, che annuncia querele a chi ha definito nazista la sua formazione («condividiamo alcuen scelte del fascismo ma siamo un movimento nuovo e e moderno, senza nostalgie») annuncia una nuova manifestazione ad Arezzo entro la fine di gennaio. E annuncia soprattutto la presentazione di una lista di Forza Nuova, forse collegata ad altri movimenti di area, alle prossime elezioni amministrative. Con lui, all’incontro, anche Franceschi, Franci e Canosci del Fronte Sociale Nazionale.
Intanto Forum Sociale e Rete delle Disobbedienze stigmatizzano la sfilata e chiamano la città «a una giornata di mobilitazione contro il diffondersi della cultura dell’odio e dell’intolleranza e contro ogni rigurgito fascista». Sembra di essere tornati agli anni Settanta, senza spranghe, per fortuna.

La Nazione del 14 dicembre

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