Breve articolo dal sito tedesco ngo-online sui timori dellŽorganizzazione tedesca PRO ASYL e delle altre 77 organizzazioni riunite nel Consiglio Europeo dei Rifugiati relativi a causa dellŽindirizzo dei lavori della conferenza dei Minstri degli Affari Interni di Dublino.

Venerdí, 23-01-04

In vista dellŽincontro dei Ministri degli Affari Interni dellŽUnione Europea il 22/23 Gennaio PRO ASYL esorta il Governo Federale Tedesco ancora una volta con insistenza ad abbandonare il tentativo di ancorare a tutti i costi la sua "Regolamentazione dei Terzi Stati" nel Dirritto dŽAsilo Europeo. Il Governo della Repubblica Federale Tedesca a Dublino ha inoltre fatto passare lŽapplicazione in tutta Europa della "regolamentazione degli Stati terzi" (Drittstaatenregelung) usuale in Germania: "Undici anni dopo la modifica della Costituzione, il modello germanico della "regolamentazione degli Stati terzi" in un Club di 25 Paesi Membri dellŽUnione produrrebbe la massima catastrofe immaginabile: la fine del diritto dŽasilo individuale in Europa", ha spiegato Karl Kopp, Referente Europeo di PRO ASYL.

Le 78 organizzazioni del Consiglio Europeo dei Rifugiati respingono in modo inequivocabile la proposta tedesca. La tedesca "Supernorma dei Paesi Terzi", come viene definita minimizzando nel jargon UE significa un vasto "diniego dŽasilo" nellŽUnione Europea allargata. Secondo tale norma, persone in cerca di Asilo possono essere rispedite da Ufficiali di Frontiera nei "nuovi paesi Terzi sicuri" senza un esame individuale del caso. I potenziali futuri "Terzi Stati sicuri" si chiamano Russia, Russia Bianca, Ucraina, Romania, Bulgaria, Serbia, Croazia, Macedonia e Turchia - paesi, nei quali sono se.pre ancora allŽordine del giorno violazioni dei Diritti Civili e non esistono ancora norme internazionali di Diritto dei Rifugiati.

Se la Repubblica Federale Tedesca passando per la Direttiva sui procedimenti dŽasilo esporta i suoi standard sul piano UE i paesi in procinto di entrarvi renderanno immediatamente piú restrittive le loro normative nazionali secondo il modello tedesco. Invece di apportare aiuto nei nuovi Paesi membri per lo sviluppo dei sempre ancora precari sistemi di accoglienza, gli antichi Stati UE forniscono un arsenale di misure di rifiuto dŽasilo. Le regioni ai vonfini dŽEuropa seguiranno questo esempio. Questo "effetto domino" minaccia lŽesistente sistema di Protezione dei Rifugiati internazionale.

Dopo negoziazioni dei Ministri degli Affari Interni durate circa cinque anni, il bilancio delle politiche dŽasilo si rivela disastroso: sulla strada per un Diritto Europeo dŽAsilo comunitario non si creano standard vincolanti di protezione, ma bensí un intero Continente avvia lŽabbandono del Diritto dei Rifugiati. "Invece di creare und Diritto dŽAsilo Europeo, si sta verificando uno spostamento di responsabilitá per lŽAccoglienza di Rifugiati verso paesi non Membri dellŽUE e gli Stati di provenienza. LŽamara ironia, come siegaro da Karl Kopp a conclusione: la coalizione governativa rosso-verde di Berlino ha forzato nonché definito in modo decisivo questa devastante evoluzione.