Proteste per la sede del movimento. Il sindaco: «Mobilitarsi senza violenza»
FIRENZE - Insulti, qualche spintone, ma il cordone di poliziotti e carabinieri ha retto e la cerimonia di apertura della prima sede di Forza Nuova a Firenze (affittata da una signora di religione ebraica convinta di aver stipulato il contratto con un'associazione sportiva), si è conclusa senza gravi incidenti. Il corteo di 400 manifestanti del Movimento antagonista, sinistra giovanile, Rifondazione comunista e centri sociali e il centinaio di aderenti al movimento di Roberto Fiore (ieri presente), si sono appena sfiorati in via Duse, nel quartiere residenziale di Campo di Marte, vicino alla stadio. Durante la manifestazione degli antagonisti, iniziata alle 16 e conclusasi poco prima delle 20, non sono mancati momenti di tensione nonostante il quartiere fosse stato blindato dalle forze dell'ordine in tenuta antisommossa e sino alla fine si è temuto un assalto alla sede del movimento di estrema destra. I giovani di Forza Nuova hanno gridato slogan inneggianti al duce e a «Priebke libero», il corteo degli antagonisti ha risposto con «Bella ciao» e «Bandiera Rossa». La polizia ha sequestrato una borsa con decine di bastoni di legno. E' stata trovata nel portabagagli in una delle auto degli esponenti del gruppo di estrema destra. «Sono aste per le bandiere», è stata la spiegazione di Roberto Fiore. Alla stessa ora, alla stazione di Santa Maria Novella, dall'altra parte della città, si è svolta una seconda manifestazione di protesta, stavolta organizzata dai partiti della sinistra tradizionale e i sindacati alla quale hanno partecipato il segretario dei diesse Piero Fassino, il presidente della Regione Claudio Martini, Fabio Mussi, vicepresidente della Camera, Vannino Chiti, Stefano Passigli, Guido Sacconi e il senatore Gianfranco Pagliaruolo della segreteria nazionale dei Comunisti italiani. La manifestazione ha avuto momenti di intensa commozione quando, al sesto binario della stazione, davanti alla lapide che ricorda la deportazioni di più di mille fiorentini trasportati nei campi di sterminio nazisti su vagoni piombati, Fassino ha ricordato le stragi nazifasciste. «Non bisogna dimenticare le tragedie dei campi di sterminio - ha detto - soprattutto quando tornano a farsi vivi movimenti come Forza Nuova che hanno parole d'ordine intolleranti, antisemite, xenofobe e razziste. Tutto questo rappresenta un rischio per tutti, perché certi movimenti sono male piante che possono produrre disastri e tragedie inenarrabili. Ma non accadrà se, come oggi, ci sarà una immediata risposta della coscienza civile e democratica del Paese». Su Forza Nuova è intervenuto anche il sindaco di Firenze, Leonardo Domenici: «Dobbiamo evitare di cadere nelle provocazioni - ha detto - ma non possiamo neppure fare finta di niente: quindi sì alla mobilitazione democratica, no alla violenza». Un gruppo di giornalisti, invitati da Forza Nuova a una conferenza stampa, ha boicottato la riunione alla quale non era stato invitato il collega dell' Unità . «Le nostre iniziative sono aperte a tutti - aveva spiegato Fiore - ma da parte dell' Unità c'è un tentativo di generare odio nei nostri confronti».
Marco Gasperetti
