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Presidio antifascista a Prato contro FN di sabato
by antifa Monday, Feb. 09, 2004 at 2:10 PM mail:

sabato 7/2/2004

"La polizia fa la scorta a chi brandisce croce celtiche e prende i documenti a chi volantini i valori della Costituzione e della democrazia.

La cronaca dei fatti...

Sabato pomeriggio come annunciato dai giornali Forza Nuova fa la sua presenza in Piazza San Francesco con un gazebo e volantini. Tra le bandiere esposte oltre ai simboli del partito neonazista fondato da Fiore e Morsello (una vita da latitanti in Inghilterra per eversione di destra), una croce celtica.

La giornata era inziata la mattina quando il segretario provinviale PRC era stato convocato in fretta e furia dalla questura di Prato che, avendo evidentemente letto gli articoli apparsi sul nostro sito, cercava in tutti i modi di fare desistere le coscienze democratiche della città a mobilitarsi contro Forza Nuova, arrivando a minacciare in caso contrario segnalazioni e schedature.

Ovvio che questo serva solo a convincerci ulteriormente a non fermarci, in quanto se passase un principio del genere ci ritroveremmo nella situazione in cui l'antifascismo da valore fondante della nostra democrazia diventa reato. Un fatto inaccettabile visto che come cittadini abbiamo il dovere di rispettare la nostra costituzione che vieta, tra i suoi principi fondati, ogni forma di apologia pubblica del fascismo.

Spontaneamente un gruppo di persone appartenenti a siglie diverse: PRC (con il suo consigliere comunale e membri della segreteria provinciale), Social Art, Cani sciolti e singoli cittadini si recano in piazza San Francesco a contro volantinare.

Il gazebo è composto da una quindicina di quindicenni con i capelli rasati, la faccia da schiaffi, e la celtica sul bomber celeste (quasi delle caricature), diretti da un signore che di età ne aveva il doppio che diceva loro come comportarsi, una sorta di burattinaio.

Abbiamo scattato delle foto. Se qualcuno ci tiene a vedere i loro volti, ma non ne vale tanto la pena... sono veramente brutti...
Oltre al loro anche due agenti della Polizia a "scortare" il gazebo con tanto di croci celtiche.

Chiediamo se è consentito sventolare croci celtiche, ci viene risposto che è impedito solo dentro gli stadi, ma nelle strade si può farlo, basta che non siano svastiche. Di qui nasce una discussione sul fatto che la svastica è per definizione una croce celtica e quindi il ragionamento appare quanto meno assurdo, ma non dilunghiamoci nei dettagli............

Ci mettiamo a distribuire volantini, ma lo stesso agente delle croci celtiche ci dice che non possiamo volantinare senza permesso davanti il loto gazebo. Ci chiede gentilmente di spostarci, noi li assecondiamo e qui avviene il primo colpo basso da parte della questura. Una scena al limite del grottesco...

Le tre persone infatti vanno verso piazza del comune ma dopo cinque metri vengono fermati da una volante che taglia la strada. L'agente scende di corsa e come fosse l'ispettore Callaghan (non fosse per l'accento meridionale) intima: DOCUMENTI!
Un vero e proprio colpo basso, ufficiali o gentiluomini? verrebbe da chiedersi...

La macchina rimane ferma a metà corso alle quattro e mezza del pomeriggio, con tutta la gente che passa e osserva la scena...

Il primo ad essere fermato è membro della segreteria provinciale del Partito della Rifondazione Comunista, ne nasce un curioso botta e risposta:

-DOCUMENTI!
-PERCHE'?
-NON SAI LEGGERE COSA HO SCRITTO QUI?
- C'E' SCRITTO POLIZIA.
-BRAVO ALLORA DAMMI I DOCUMENTI!
-MA PERCHE' ME LI CHIEDI?
-PERCHE' SONO DELLA POLIZIA E POSSO PRENDERE I DOCUMENTI A TUTTI QUELLI CHE VOGLIO...
-BRAVO! E IO SONO UN CITTADINO E HO IL DIRITTO DI CHIEDERE PERCHE' MI VENGONO CHIESTI I DOCUMENTI...
- EDDAI SU, DAMMI I DOCUMENTI...

I documenti vengono cosnegnati e vengono presi ad altri due ragazzi, altrettanto scossi, non per il documento in sè ma per come si sono sentiti presi per i fondelli un attimo prima.
Ne nasce una discussione che si conclude

- MA TANTO SAPETE CHI SIAMO AVETE GIA' NOME, COGNOME, FOTO E RIPRESE...
- SI APPUNTO PER QUESTO POTETE DARCI ANCHE I DOCUMENTI...

...non resta altro da fare...

Ci spostiamo tutti in piazza del comune e volantiniamo, la questura promette che non verrà nessun altro ispettore Callaghan della situazione a sgommare e inchiodarci davanti in pieno centro come fossimo noi i neonazisti, e chiedere documenti e finiamo i nostri volantini (inneggianti alla Costituzione Repubblicana)

Torniamo in San Francesco. I quindici quindicenni dalle teste rasate stanno per finire il loro show. Qualcuno di noi fa una battuta, la questura non gradisce e ci prende di nuovo i documenti.
L'ironia non è ammessa, può generare momenti di tensione e problemi di ordine pubblico.
E nel frattempo un altro agente comincia a dire...

"ma dai in fondo sono solo dei ragazzini...."
"già anche quelli che tirarono le molotov contro i cinesi avevano 15 anni... CHE VUOL DIRE SONO RAGAZZINI?"

Al di là delle discussioni filosofiche in piazza a Prato sono successe due cose gravi di cui chi di dovere dovrà assumersi le proprie responsabilità. Fino in fondo, agli occhi della città.

E' stato dato il permesso a fare sventolare croci celtiche ad un 'organizzazione apertamente neonazista, e sono stati fatti scortare dalla Polizia. E di questo l'amministrazione dovrà rispondere. Non è intenzione di nessuno creare problemi di ordine pubblico, per questo motivo non può essere concesso a Forza Nuova di allestire gazebi in centro.
Crediamo che le isituzioni ricoprano un ruolo politico, e che come ali abbiano il dovere di esercitarlo. Non si può permettere ai fascisti di volantinare in centro.
Non è giusto che noi per avere un permesso per fare una performance di strada da due mesi attendiamo un'autorizzazione, mentre Forza Nuova non torva difficoltà...
C'è un non sense attorno a questo fatto, un vero e proprio corto circuito democratico.

Secondo l'atteggiamento della Polizia che ha assunto la responsabilità di avere riportato come al solito su un terreno di INTIMIDAZIONE il dissenso politico rispetto a uno sfregio plateale della costituzione repubblicana.
Nessuno di noi aveva niente con se se non i propri corpi e volantini con la famosa poesia di Calamandrei, l'evidente nervosismo degli agenti di Polizia è apparso a tutto fuori luogo e decisamente poco professionale.

Non è nostro compito insegnare a nessuno come fare il proprio lavoro, ma ci sembra che l'atteggiamento tenuto sabato pomeriggio non sia stato un atteggiamento idoneo alla situazione.

Non vogliamo dare lezioni a nessuno ma in quanto contribuenti dello Stato Italiano permetteteci di dire che quando si arriva a prendere i documenti a persone che stanno rispettando gli accordi presi un attimo prima, ci si pone su un piano di INTIMIDAZIONE VERSO IL MOVIMENTO, intimidazione che IN QUALSIASI ALTRA REALTA' AVREBBE GENERATO PROBLEMI DI ORDINE PUBBLICO.

Fino ad oggi abbiamo sempre rispettato durante cortei e mobilitazione la parola data in corso d'opera con le forze dell'ordine, cercando di riportare la nostra battaglia politica su un piano di chiarezza e trasparenza.

Nel nostro essere disobbedienti abbiamo sempre cercato di uscire da un logica di contrapposizione con le forze dell'ordine, non abbiamo mai commesso atti di violenza nè contro cose o persone, non abbiamo mai creato problemi di ordine pubblico, cercando sempre di frapporre la nostra gioia di vivere alla miseria degli opposti schieramenti, di chi vuole ricondurre l'aspirazione per un mondo migliore ai clichè degli anni 70.

Ieri la questura non ha fatto altrettanto...

Ieri eravamo in venti, ma domani, dopodomani e il giorno dopo ancora saremo a centinaia, e come Forza Nuova uscirà allo scoperto, noi saremo lì ad attenderli.
Come sabato portando solo i nostri corpi e la nostra gioia di vivere da frapporre alla miseria del potere che giustifica il fascismo.
Non ci rassegneremo. Forza Nuova a Prato non aprirà mai nessuna sede. Costruiremo una mobilitazione cittadina. Pacifica, nonviolenta e democratica. Alla luce del sole, senza nasconderci.
Tornando a pronunciare quelle due parole che ci piacciono tanto e che sono resistenza e disobbedienza.

Disobbediremo a Forza Nuova.
Avete, come sempre, la nostra parola.
E noi quando diamo la parola la rispettiamo."

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