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Una manifestazione stupefacente
by daq Liberazione Wednesday, Feb. 18, 2004 at 1:01 PM mail:

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Droghe, sabato a Roma il corteo nazionale promosso da "ConFiniZero"
Una protesta stupefacente
«Giusto o sbagliato non può essere reato». E' una critica a tutto campo quella che viene rivolta alla proposta di legge Fini-Mantovano sulla droga. Un fronte ampio che mette insieme: partiti della sinistra (Ds, Prc, Verdi, Giovani comunisti, Sinistra giovanile), sindacati (Cgil nazionale e Cobas), amministratori locali, operatori del settore (Forumdroghe, Antigone, Lila, Parsec, La Tenda), associazioni (come l'Arci), centri sociali e reti antiproibizioniste di base (Mdma e il Gica). Ma anche don Luigi Ciotti del gruppo Abele e don Andrea Gallo della Comunità di San Benedetto la Porto di Genova e ancora personaggi della musica e dello spettacolo.

Una condanna unanime battezzata "Campagna ConFiniZero" e nata da una serie di assemblee nazionali al centro sociale Forte Prenestino di Roma. Lo stesso cartello che ieri ha indetto la conferenza stampa alla Camera per annunciare la manifestazione nazionale che si terrà sabato prossimo a Roma, con un corteo che partirà da Piazzale dei Partigiani e si concluderà alla Bocca della verità. Qui a farla da protagonista sarà la musica di alcuni degli artisti che hanno sottoscritto l'appello alla mobilitazione.

A spiegare le ragioni della protesta antiproibizionista Franco Corleone del Forumdroghe, Luigi Nieri assessore Prc alle periferie del comune di Roma, Stefano Vecchio psichiatra dirigente Sert, Mario De Luca dell'associazione la Tenda, Giuseppe Cucci del Pic (pazienti impazienti cannabis) e l'attore Greg. A sostenere l'iniziativa anche il deputato dei Verdi Paolo Cento, Elettra Deiana e Giovanni Russo Spena del Prc.

«Quella di sabato non sarà però una manifestazione di nicchia: non deve e non vuole - ha annunciato Corleone - essere una manifestazione generazionale di giovani o di consumatori, ma un corteo di popolo e di persone sensibili e contrarie alle ragioni dell'intolleranza. Contro la demagogia e la retorica è arrivato il momento di dire parole vere». Ma sarà anzi «il primo passo di un percorso lungo e articolato per una battaglia di libertà». Una risposta ad «una proposta iperproibizionista nata dall'odio, il disprezzo, la paura della libertà ed il non riconoscimento della diversità culturale». Contro una «folle equiparazione tra droghe pesanti e leggere e delle pesantissime pene previste anche per i semplici consumatori». Sarà «una manifestazione di popolo, di amministratori pubblici, di operatori sensibili alle ragioni contrarie all'intolleranza», ha continuato Corleone. Sono infatti «centoventi gli amministratori locali che hanno aderito all'appello» ha ricordato Nieri.

Quanto agli operatori è toccato a Stefano Vecchio sottolineare che il disegno di legge Fini penalizza «l'assistenza pubblica, favorendo logiche concorrenziali e allo stesso tempo repressive, sostituendo i servizi con il carcere o le comunità terapeutiche custodiali».

E l'intervento di Giuseppe Cucci ha posto l'attenzione sull'uso terapeutico della Cannabis: «Sono ammalato di sclerosi multipla, mi curo con la marijuana, sono ingegnere elettronico, sposato, una figlia, macchina, mutuo da pagare: non sono un drogato». E Cucci, paziente che si cura con la cannabis, non potrà più farlo se passerà la Fini-Mantovano mentre «in Gran Bretagna avviene l'esatto contrario con la declassificazione della cannabis».

In conferenza è intervenuto anche Greg (partner di Lillo) tra gli artisti che aderiscono alla manifestazione: «Mi sembra che in Italia dovrebbero essere i cittadini ad esprimersi con la democrazia. Non può succedere che uno, Fini, si alzi la mattina e decida. So che in alcuni stati degli Usa sono vietati i rapporti anali: qui non ancora, quindi possiamo prendercela lì tranquillamente...».

A margine della conferenza stampa Russo Spena ha osservato che «la manifestazione si inserisce nelle iniziative contro le logiche neoemergenziali che sono diventate il modo di governare il paese. Esempi ce ne sono dalla procreazione alla Bossi-Fini, contro l'internamento di massa, la logica delle carceri e il degrado della società intera». E Cento ha promesso un'opposizione dura in Parlamento: «Intanto, denunciamo la repressione verso i consumatori di cannabis che è già aumentata. Invitiamo all'obiezione di coscienza e alla disobbedienza».

Sabrina Deligia


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