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Gli Americani come i Tedeschi: "Banditi, vi distruggeremo!!"
by dall'unità Wednesday, Apr. 07, 2004 at 12:56 PM mail:

Gli Usa: «Distruggeremo l'esercito di al-Sadr». In Iraq è guerra ovunque.

«Distruggeremo l’esercito Mehdi». Gli americani non sembrano aver dubbi, il problema iracheno è solo un problema militare. Almeno a sentire il generale Mark Kimmitt, uno dei portavoce del comando statunitense in Iraq. Secondo Kimmitt, le forze armate Usa in Iraq sono impegnate in operazioni il cui fine è la totale distruzione dell'esercito Mehdi, la milizia personale del leader radicale sciita Moqtada al-Sadr che da giorni si batte furiosamente contro le truppe della coalizione alleata.

«Nelle regioni centrali e meridionali dell'Iraq la coalizione e le forze di sicurezza irachene stanno conducendo operazioni volte a distruggere l'esercito Mehdi, e a tale scopo noi l'attaccheremo», ha spiegato il generale. Negli scontri con i miliziani sciiti di Sadr sono già morte da domenica almeno 130 persone, tra cui una trentina di soldati della coalizione.

In realtà ad essere sotto attacco sembrano essere piuttosto le forze della coalizione a guida anglo-americana. Nassirya, Falluja, Ramadi, la stessa Baghdad sono teatro di scontri violentissimi ai quali partecipano migliaia di persone. E non solo miliziani, secondo le testimonianze riprese da tutte le agenzie di stampa. A Falluja ci sono stati finora almeno 46 morti tra gli iracheni, in prevalenza donne e bambini secondo fonti ospedaliere, che hanno anche affermato di non essere più in grado di assistere altri feriti. Secondo l’agenzia France Presse, dagli altoparlanti di tutte le moschee della città sono diffusi messaggi che chiamano alla jihad, la guerra santa, mentre alcuni quartieri della città sono oggetto di bombardamenti aerei. Durante uno di questi bombardamenti sarebbero morte 25 persone, in gran parte bambini e donne.

Cinque quartieri di Falluja sono coinvolti nei combattimenti: al-Dhubbat e al-Askari nella parte orientale, al-Julan a nord, al-Sinao ad ovest e al-Suhada a sud. Un comunicato dei combattenti di Falluja sostiene che i guerriglieri sarebbero riusciti ad abbattere tre elicotteri e distruggere due blindati e due altri veicoli dell’esercito Usa e che manterrebbero ancora il controllo della citt

Per il contingente americano in Iraq, sono probabilmente le ore più tragiche dall'inizio della guerra: nella serata di martedì 12 marines sono stati uccisi in un agguato sferrato da guerriglieri locali a Ramadi, città a ovest di Baghdad, nel cuore del Triangolo Sannita.

Intanto a Nassiriya dopo gli scontri di martedì, in cui sarebbero stati uccisi una donna e due bambini, la notte è trascorsa senza incidenti. Sembra dunque reggere la tregua che è stata concordata tra italiani e leader locali.

In particolare, è stato raggiunto uno specifico accordo, «quando le condizioni lo consentiranno», per il graduale passaggio del controllo della città alle forze di polizia irachene. Inoltre, è stata decisa una sorta di tregua di 48 ore, per consentire alla stessa popolazione irachena di disarmare e allontanare i rivoltosi di Nassiriya.

Altri morti si registrano a Karbala, città santa per gli sciiti. Otto persone, tra le quali sei pellegrini iraniani, sono state uccise nella notte nel corso di combattimenti tra le milizie di Moqtada Sadr, le forze della coalizione e la polizia irachena di Karbala. Il responsabile dell'organizzazione iraniana per i pellegrini sciiti in Iraq, Hossein Vaezi, ha detto che quattro di loro sono morti quando il veicolo su cui viaggiavano sulla strada tra le città sante di Najaf e Karbala è stato preso di mira dalle truppe americane. Altri due pellegrini iraniani hanno invece perso la vita durante scontri avvenuti domenica a Najaf.

Vittime nella notte anche a Sadr City: quattro iracheni sono stati uccisi e altri sette feriti. Il degradato sobborgo sciita alla periferia nord-orientale di Baghdad è la roccaforte nella capitale irachena dei seguaci di Moqtada Al Sadr.

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