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Liberare gli ostaggi
by Comunisti senza frontiere Tuesday, Apr. 27, 2004 at 3:02 PM mail:

Tutti in piazza giovedì a Roma Per chiedere l'immediato ritiro dell'Italia dalla guerra E liberare gli ostaggi italiani

L'ipocrisia del governo e dell'opposizione.

Abbiamo appeso milioni di bandiere arcobaleno per dire no alla guerra, abbiamo manifestato a milioni nelle piazze per chiedere il disimpegno dell'Italia dalla guerra in Iraq, ora sappiamo che se il centro sinistra fosse già al governo (chissà se così ci andrà?) Non richiamerebbe le truppe in Italia, come ha fatto la Spagna!
Che simpatici questi Fassino, Rutelli e D'Alema... vogliono l'alternativa alla destra e invece pensano e agiscono come la destra, anzi al servizio della destra. Ci invitano a scendere in piazza quando questo serve loro per aumentare il peso di contrattazione nel consociativismo della seconda Repubblica, che appare peggiore della prima e ci fa rimpiangere persino la vecchia Dc.
Col terrorismo non si tratta, dicevano i partiti della prima Repubblica quando Aldo Moro era prigioniero delle brigate rosse, e cinicamente lo abbandonarono al suo destino di morte...
Col terrorismo non si tratta, dicono i partiti della seconda Repubblica, mentre tre italiani (colpevoli o innocenti non interessa nessuno) sono prigionieri di una guerra appoggiata militarmente dal governo italiano contro la Costituzione Italiana e contro le Nazioni Unite, guerra rifiutata dalla stragrande maggioranza dell'opinione pubblica italiana e istituzionalmente (così almeno sembrava fino all'altro giorno) dall'opposizione di centro sinistra. Ora, nel momento in cui rimangono ancora validissime le ragioni per chiedere il ritiro dell'Italia dalla sporca guerra in Iraq, la richiesta politica che viene dai rapitori iracheni di una mobilitazione pacifista che chieda al governo il ritiro delle truppe, è considerata una provocazione inaccettabile e mentre nei giorni scorsi tutti si stracciavano le vesti per fare a gara a salvare i prigionieri italiani, di fronte all'eventualità che una mobilitazione nel senso richiesto dai rapitori, possa sembrare un cedimento al terrorismo tutti si tirano da parte, lasciando gli ostaggi e le loro famiglie nell'angoscia dell'abbandono che prelude alla morte e al dolore insanabile. Se l'opposizione di centro sinistra non si incarica immediatamente di mobilitare l'Italia democratica e pacifista per salvaguardare la vita degli ostaggi e chiedere fermamente l'immediata cessazione della partecipazione italiana ai crimini di guerra in Iraq, non avrà più alcuna legittimità per chiamare l'Italia alla mobilitazione, come non avrà più alcuna legittimità di farsi scudo elettorale della bandiera della pace.
Tutti in piazza giovedì 29 a Roma, per la pace, per il ritiro immediato dell'Italia dalla guerra e per restituire alle loro famiglie tre vittime (colpevoli o innocenti poco importa) di questa sporca avventura americana nel nome del Dio-petrolio.

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