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Agenti della Digos hanno interrotto una conferenza stampa, all'interno del Palazzo di Giustizia nella sala riservata ai giornalisti, indetta dai giovani del centro sociale milanese Orso contro la detenzione che si protrae da oltre due mesi di quattro compagni arrestati per i fatti di Genova di Gennaio.
La Digos è entrata di forza pretendendo di sgombrare l'aula.
I compagni presenti hanno ovviamente risposto che non avevano alcuna intenzione di obbedire all'ordine e che se gli agenti avessero voluto buttarli fuori l'avrebbero dovuto fare con la forza.
Gli agenti hanno affermato che l'ordine era del procuratore generale Porcelli, che interpellato ha invece smentito sostenendo di aver chiesto solo la rimozione di eventuali strisiconi appesi allinterno del tribunale. Proteste dei giornalisti, tra cui il presidente dell'ordine della Liguria, Attilio Lugli.
Intimidazione e provocazione contro la libertà di stampa, ma anche paradossale scontro tra i poteri.
Interpellato dai cronisti, il questore di Genova Oscar Fioriolli ha garantito che approfondira' l'episodio.
La seconda parte della conferenza è stata più seguita della prima. Oggi c'era anche l'udienza del processo per il G8 (i pm sono gli stessi per le due inchieste).
Le indagini sono state chiuse. Orlando è incarcerato ad Asti, Federico a San Vittore. Milo ai domiciliari a Lodi e Marta a Crema.
L'accanimento contro i quattro sarebeb dettato dalla pericolosità sociale e del rischio di reiterazione del reato. Orlando è stato continuamente spostato da un carcere all'altro e di cella in cella per supposti motivi di ordine pubblico...