Roma, 2 giugno. Immagini dalla giornata della Festa della Repubblica. Mentre ai Fori Imperiali si svolgeva la parata militare - applaudita da una folla festante e da una tribuna autorità, dove assieme a Ciampi, Berlusconi Fini e Martino c'erano Fassino e Rutelli -, parata tutta improntata all'hi tech, la polizia ha vietato il lancio di palloncini.

E ha fermato almeno diciotto persone. Colpevoli, appunto, di voler lanciare quei palloncini.

Tutto è avvenuto all'incrocio fra via Nazionale e via Quattro Novembre. Lì, da stamane parecchie centinaia di giovani s'erano dati appuntamento per una manifestazione per la pace. Verso mezzogiorno, gli agenti - in tutta antisommossa - hanno sequestrato una bombola contenente gas elio, destinato a gonfiare i palloni. Palloni non su disegnato lo "smile" o scritte contro la guerra. Non ne sono nati tafferugli - la definizione sarebbe troppo grossa - ma qualche spintone sì. Al termine del quale, gli agenti avrebbero fermato diciotto persone, fra le quali molte ragazze. Ragazze che, secondo la polizia, avrebbero voluto insegnare un'azione di protesta durante la sfilata.


Ma la protesta pacifista sembra diffusa in tutta la città. A Castel Sant'Angelo, a due passi dal Vaticano, al suono di una improvvisata sirena (di quelle che in Iraq annunciavano l'inizio dei bombardamenti) un centinaio di persone si è sdraiato a terra. Poco prima delle undici un ragazzo è riuscito ad arrampicarsi su una delle statue del ponte ed ha incappucciato uno degli angeli. Esattamente come i soldati americani hanno fatto ai detenuti del carcere di Abu Ghraib.

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