Il miracolo palestinese e le ambulanze della morte.
Dall'Opinione di oggi.
In quattro anni decuplicano le richieste di assistenza alle Nazioni Unite da parte di abitanti di Gaza e della Cisgiordania. In quattro anni sono quasi decuplicati, aumentando del 1000%, i palestinesi che hanno richiesto lo stato ufficiale di "profugo" alle Nazioni Unite, tramite l'Unrwa (United nation reliefs and work agency), l'ente che per l'appunto si occupa dei senza tetto delle tante guerre che infestano il mondo. Dall'inizio della seconda Intifada infatti i profughi ufficiali sono passati a oltre un milione e 100 mila unità dalle 130 mila del settembre 2000. Questo dato è stato reso noto l'altro ieri proprio da Kofi Annan e da Peter Hansen, capo della Unrwa. Il quale ha sollecitato le nazioni presenti alla Conferenza dei donatori, in programma ieri e oggi a Ginevra (circa 60 paesi tra cui l'Italia) a fare di più. Ne dava notizia il Velino diplomatico che ha anche riportato la seguente frase di Hansen: "La situazione è notevolmente peggiorata, ed il nostro impegno potrebbe essere l'ultima ancora di salvezza nella Regione . Oggi, grazie alla Unrwa, un neonato palestinese ha molte più chance di crescere in buona salute, ma la carenza di fondi stà creando diversi problemi, come il sovraffolamento delle aule ed il deterioramento delle strutture di assistenza". Di chi la colpa di questo stato di fatto? Di Israele che combatte il terrorismo troppo rudemente? O della militarizzazione terroristica della seconda Intifada da parte di Arafat? O anche degli stessi palestinesi che hanno fatto dello status di profugo un vero e proprio business che va avanti da 50 anni, a fronte di poche centinaia di migliaia di veri sfollati nelle guerre del 1948 e del 1967? Basti pensare che degli oltre dieci milioni di profughi delle guerre indo pakistane adesso non parla più nessuno. Mentre quelli palestinesi assistititi dall'Unrwa con bilanci da 50 milioni di dollari l'anno vivono ancora adesso in tendopoli che poi sono usate dai terroristi come base per gli attacchi suicidi in Israele. Naturalmente non va dimenticato cosa abbia fatto l'Unrwa negli scorsi tre anni prima di trarre affrettate conclusioni. Proprio Hannsen e i suoi compagni di merende infatti sono coloro che inventarono la calunnia del massacro di Jenin (che fu invece una cruenta battaglia tra terroristi e l'esercito israeliano, con 53 morti tra i primi e 23 nel secondo) e inoltre dal governo israeliano sono sempre venute accuse al personale mediorientale dell'ente delle Nazioni Unite, accusato di avere coperto il terrorismo avvalendosi di mezzi dell'Onu usati anche per trasportare kamikaze. Le accuse sono di alcuni militanti di Hamas e di Tanzim catturati negli scorsi anni che hanno deciso di collaborare con l'antiterrorismo israeliano. Uno è Midal Nazal, arrestato nel settembre 2002 fà mentre guidava un' ambulanza dell¹Unrwa. Fermato ad un controllo veniva trovato in possesso di armi ed esplosivo trasportati con l'automezzo delle Nazioni Unite. Dopo i primi interrogatori in cui si era rifiutato di parlare a un certo punto ha ammesso che non era la prima volta che usava ambulanze Unrwa per il trasporto di armi e anche per il recapito di messaggi operativi tra i diversi gruppi terroristici. Un altro che ha parlato è Ala Hassan , uomo del Tanzim, fermato nel 2003, ha rivelato nel'interrogatorio che le scuole per i bambini palestinesi gestite dall'Unrwa a Nablus in realtà servono per allenarsi a sparare da parte dei terroristi locali e vengono anche utilizzate come base per conservare le munizioni e gli esplosivi. In pratica quei signori nascondo le bombe tra i loro stessi bambini, fregandosene altamente di eventuali tragiche conseguenze. Infine ha confessato anche Nahad Attahallah di avere usato regolarmente e per mesi una macchina dell'Unrwa per portare i martiri suicidi a farsi esplodere in Israele, come in una sorta di servizio bus. La gente a questo punto si chiederà: ma davvero un organismo della Nazioni Unite si può prestare a diventare complice e connivente del terrorismo palestinese? Purtroppo la risposta è sì, e la spiegazione è di quelle che non lasciano spazi a molti dubbi: le Nazioni Unite, per paura di rappresaglie armate contro i loro uomini, hanno di fatto "subappaltato" in via informale tutto il loro servizio scolastico e sanitario per i profughi palestinesi a personale esclusivamente di quella stessa nazionalità, cioè arabo palestinese o al massimo libanese, siriano ed egiziano. E trattandosi di gente di paesi ostili pregiudizialmente ad Israele ecco spiegato come è possibile che i conducenti delle ambulanze diventino complici di chi organizza attentati suicidi in Israele e di chi li esegue.
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